Buongiorno,
devo demolire un tramezzo che separa la cucina dalla sala. I termosifoni dei due ambienti si trovano sul tramezzo in questione a venti centimetri dal muro perpendicolare (foto1). Il lavoro prevede quindi la chiusura del termosifone della cucina e lo spostamento di quello della sala sul muro perpendicolare, (ovviamente dovrà essere ricalcolata la dimensione del nuovo termosifone)(foto2). Siccome devo provvedere alla redazine della CILA volevo chiedere se l intervento sopra descritto comporta o meno la redazione del progetto dell impianto. Grazie.
Dubbio sulla redazione del progetto da allegare a CILA
Buongiorno,
devo demolire un tramezzo che separa la cucina dalla sala. I termosifoni dei due ambienti si trovano sul tramezzo in questione a venti centimetri dal muro perpendicolare (foto1). Il lavoro prevede quindi la chiusura del termosifone della cucina e lo spostamento di quello della sala sul muro perpendicolare, (ovviamente dovrà essere ricalcolata la dimensione del nuovo termosifone)(foto2). Siccome devo provvedere alla redazine della CILA volevo chiedere se l intervento sopra descritto comporta o meno la redazione del progetto dell impianto. Grazie.
6 Risposte
Buongiorno Signor Jacopo,
nel caso specifico, non deve rivedere il progetto dell'impianto che, sostanzialmente rimane invariato.
Nell'ambito dei lavori dovrà far chiudere la parte di tubazioni che serviva il termosifone della cucina e prevedere l'installazione di un nuovo corpo radiante dimensionandolo rispetto al nuovo volume da riscaldare (cucina + sala). Vista la collocazione del nuovo termosifone su un tratto di muro un pò stretto, il radiatore potrebbe non soddisfare il fabbisogno di calorie necessario a riscaldare l'ambiente. In quel caso Le consiglio di installare un termoarredo, più alto dei normali termosifoni e che sviluppa maggior calore.
Buon giorno collega Jacopo
in merito al D.M. 26/06/2015 quando si realizza una nuova struttura o in caso di ristrutturazione di una esistente e si eseguono modifiche all'impianto termico si variano i flussi termodinamici dell'impianto stesso ed è obbligo redarre un progetto impianto termico redatto da tecnico qualificato e dalle giuste competenze Ante Operam e Post Operam
Visitare il sito internet sotto impresso ed eventualmente entrare in contatto con Termo Tecnico Tilli M. il quale vi darà tutte le indicazioni del caso ed eventualmente redarre i progetti impianti termici
Certo di esserti stato di aiuto
porgo distinti saluti
Geom. Mauro Scaramuzza
Buongiorno signor Jacopo,
penso lei stia dando per scontati alcuni aspetti. Su questi, è opportuno le ponga alcuni quesiti, per capire:
1) Le condotte dei termosifoni normalmente sono nella pavimentazione. Quindi, per eliminare il termosifone della cucina, fare uno scasso abbastanza ampio nel pavimento, e chiudete i tubi che portano attualmente l'acqua la termosifone, rifacendoci poi sopra il pavimento? Stesso discorso per il termosifone nel salone. Per spostarlo come fate? Ossia: i tubi che portano acqua al termosifone, come li spostate? Realizzate un ampio foro nel pavimento ed in questo punto, tagliate i tubi vecchi e vi collegate i tubi nuovi?
2) La demolizione del tramezzo lascerà un solco nel pavimento. Questo pavimento deve essere rifatto del tutto? Per quanto detto sopra, dovrebbe.
Buon giorno scusate, se viene manomesso l'impianto termico esistente e supponiamo l'esistenza del progetto impianto art ventootto legge dieci del millenovecentonovantuno per dm ventisei giugno duemilaquindici la ristrutturazione edile in quale livello si inquadra? Quindi si sta facendo una riqualificazione energetica, anche perchè secondo il livello di ristrutturazione edile è obbligatorio la produzione di acqua calda sanitaria da pannello solare termico che deve coprire la corretta percentuale di fabbisogno annuale di acqua calda sanitaria e sempre dal livello di ristrutturazione occorre l'integrazione di energia elettrica prodotta da fotovoltaico nella potenza elettrica prodotta ricavata dalla formula in percentuale del dm ventotto del 2012 e se dai calcoli non rientra l'efficienza media stagionale con solo caldaia esistente (non rientra con l'esistente) sarà necessaria una caldaia a condensazione, se anche in questo caso non rientra l'efficienza media stagionale la caldaia deve essere integrata con un pompa di calore quindi un sistema ibrido con caldaia a condensazione che non emetta oltre settanta mg al kW di nox e la pompa di calore inferiore al cinquanta per cento della potenza della caldaia. Il sistema ibrido se certificato dalla casa costruttrice può usufruire dell'agevolazione fiscale del sessantacinque per cento sulla spesa totale compreso opere murarie e compensi professionali per tecnici edili e per professionista termotecnico abilitao da un albo professionale alla firma del progetto energetico e termico che saà la base di calcolo per rilasciare l'ape di ristrutturazione. Nel caso non esiste un precedente progetto impianto questo deve essere fatto in tre progetti. stato di fatto (ante operam di ristrutturazione) progetto post operam (dopo ristrutturazione edile) e progetto impianto con indicazioni di intervento migliorativo. bene! sembra che definire non si deve fare niente è un pochino troppo semplicistico, ragionando non si deve fare niente quando pensiamo di ridurre i consumi energetici raggiungere efficienza e risparmio energetico e riduzione dell'inquinamento energetico, poniamoci delle domande
No, sicuramente non'è necessario riprogettare l'impianto. Però appare logicamente opportuno ridimensionare il radiatore che andrà ad assumere la diversa posizione e dovrà servire un volume più ampio da riscaldare.
Buongiorno,
in questo caso non deve presentare nessun progetto.
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