Buongiorno,
Sono una biologa nutrizionista e ho intenzione di ampliare la mia attività acquistando un locale più grande in cui offrire più servizi.
Il locale che ho individuato è accatastato come locale commerciale e vorrei sapere se è possibile cambiare in studio medico
Saluti
Roberta Graziano
Cambio destinzione d'uso
Buongiorno,
Sono una biologa nutrizionista e ho intenzione di ampliare la mia attività acquistando un locale più grande in cui offrire più servizi.
Il locale che ho individuato è accatastato come locale commerciale e vorrei sapere se è possibile cambiare in studio medico
Saluti
Roberta Graziano
5 Risposte
Il tutto è fattibile, è un qualcosa di così consueto che le direttive Comunali, lo prescrivono. Naturalmente è sempre legato al concetto di chiedere e procedere.
Io e il mio studio se lo desidera siamo in grado d iappoggiarla sia sul cambio di destinazione d'uso che per quanto riguarda il settore impiantistico e ottimizzazione dei proceddi produttivi. L
Salve senza giri di parole si può fare come ha detto jonathan rispettare regole comunali previste
Distinti saluti
Si definisce mutamento d’uso qualsiasi azione umana produttiva di modificazione dell’utilizzazione in atto di un immobile che comporta il passaggio da una categoria di destinazione d’uso ad una differente. Esso è ottenibile con o senza opere edili.
Il passaggio da un uso ad un altro nell'ambito della stessa categoria funzionale, non costituisce mutamento d’uso. Il mutamento d’uso di un immobile deve, in ogni caso, avvenire nel rispetto delle destinazioni funzionali ammesse per le varie zone omogenee, attraverso le categorie di intervento edilizio fissate dalle relative norme. Tale mutamento, indipendentemente se ottenuto attraverso la trasformazione
fisica dell’immobile, laddove comporti incremento del carico urbanistico ai sensi
del DM n.1444/68 e delle Leggi della Regione Campania, deve essere
subordinato al contemporaneo reperimento degli standard previsti per legge,ovvero alla monetizzazione degli stessi in ottemperanza a quanto descritto nel relativo R.U.E.C. del Comune in cui ricade l'immobile. Quanto previsto al punto precedente trova applicazione anche alle variazioni d’uso che intervengono nell’ambito dello stesso raggruppamento di destinazioni funzionali così come introdotte dall’art. 23 ter del DPR 380/2001 come modificato dal DL 133/2014 convertito con legge 164/2014, e che di seguito si elencano:
a) residenziale;
a-bis) turistico-ricettiva;
b) industriale artigianale (produttiva) e direzionale;
c) terziario commerciale;
d) agricola.
Per ulteriori informazioni non esiti a chiamarci.
arch. Luca Palumbo
In linea di massima si.
Occorre però sapere in che Comune è posta l'attività. Infatti i regolamenti comunali e di Polizia sanitaria cambiano da Comune a Comune. il locale dovrà rispettare, quindi, i requisiti minimi imposti dai regolamenti Comunali e se in tale zona del Piano Urbanistico Comunale è prevista la destinazione d'uso.
Tali informazioni le può reperire presso l'ufficio tecnico del suo Comune.
Cordiali saluti.
Cila per cambio di destinazione d'uso per studio medico operante come professionista privato specialistico (come anche i dentisti) o medico generico, che effettua visite su appuntamento, lo inserisco nel direzionale privato, anche se ha accesso da strada pubblica. In genere si puo fare.
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