ristrutturare casa al mare

Salve Daniela,

Ogni tipo di struttura, sia fissa che mobile, è normata da 3 strumenti comunali che sono Piano Regolatore Generale PRG (con Piano Strutturale PS), Regolamento Edilizio RE, Norme Tecniche di Attuazione NTA. Così come ogni Regione ha le proprie leggi Regionali in merito alle costruzioni, ogni Comune ha i suoi PRG, RE e NTA.

Esistono tanti casi come quello che stai chiedendo, ma in generale alcuni Comuni considerano le costruzioni adiacenti all'immobile vere e proprie estensioni dell'abitato se non rispettano dei limiti imposti (ad esempio, pergolati esterni che non hanno copertura impermeabilizzata sono considerate opere lecite che non gravano sul carico urbanistico e catastale, mentre pergolati che hanno copertura impermeabilizzata sono considerate estensioni della casa quindi occorre avere permessi e operare varianti catastali con conseguente aumento della rendita catastale ecc). Di questi casi ne esistono tantissimi ed ogni realtà comunale va studiata a parte. Ogni Comune inoltre ha un Ufficio Tecnico che chiarisce alla cittadinanza cosa è possibile fare e cosa no. Suggerisco di fare un salto o telefonare per informarsi.

Inoltre talvolta capita che confrontando il proprio immobile con quello dei vicini si pensa che alcune cose si possano fare, invece magari quello che si vede diciamo che non sia proprio in regola -ed esistono pratiche per cercare di regolarizzare la cosa (mi riferisco a condoni e sanatorie).

Questi però sono casi limite e sappi che qualora si realizzasse qualcosa senza i necessari permessi e/o avvisi preventivi al Comune, si rischiano -oltre che multe salate- anche demolizioni e ripristino della parte illecita. Ecco perché rivolgersi ad un tecnico che sappia verificare i documenti ed interfacciarsi con gli enti preposti è la cosa migliore!

Detto questo, dal tuo messaggio si capisce che hai l'idea di estendere lo spazio abitato. Pertanto, in via del tutto generale, direi che occorre un permesso dal comune a firma di tecnico abilitato che può redigere il progetto e realizzare quanto tu chiedi ... sempre nel rispetto delle norme locali vigenti.

Nelle foto ci sono esempi di pergolati, sono strutture precarie scoperte o coperte con pergotende e non hai bisogno di permessi. Se invece copri e le basi su pilastri non sono precarie, quindi tettoie, e si paga la pratica al comune.

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Più che un pergolato (in quanto pergolato presuppone che non venga coperto) nel suo caso sarebbe una tettoia ( perchè coperta e poggiante su pilastri). Si viene a creare una pertinenza ( qualcosa al servizio della propria casa, come un box auto per esempio), quindi non è ampliamento ma ha bisogno della presentazione della DIA ( in quanto non è un'ampliamento non si paga il costo dell'urbanizzazione ma solo il costo di costruzione).

Riassumendo non è un'ampliamento ma una pertinenza.

Molte volte le ville a mare sono ex ville abusive condonate, se ti trovi in questo caso anche se gli altri hanno case molto più grandi non ci puoi fare niente perché non ci sono condoni in questo periodo. In deroga ai piano urbanistici ci sono i piani casa regionale, non so in quale regione ti trovi ma per esempio in Puglia permettono l'ampliamento del 20% del volume esistente o del 35% in caso di demolizione e ricostruzione. Però nel tuo caso comunque sarebbero pochi.

Si le pergotende sono quelle. Per vedere se è edificabile bisogna vedere sul piano regolatore e confrontare i dati con ciò che è costruito

Salve, per il pergolato ci vuole l'autorizzazione del comune, bisogna fare una dia e tutte le spese che ne consegue,le consiglio le pergotende o altre soluzioni del genere in quanto come dice la sentenza 1777 del 11 aprile 2014 queste tipo di strutture sono leggere e removibili e non producono aumento di volumetria. Per la sopraelevazione deve chiamare un tecnico e verificare la possibilità di ampliamento a seconda del terreno se sia edificabile e se abbia volumetria disponibile.