Che ne dite di creare un foro nel muro per riscaldare la cucina?

Buonasera,

ho una casa strutturata come in foto (foto senza cerchietto verde = stato attuale):

- stella = caminetto;

- triangolo rosso = porta esterno;

- triangolo blu = porta interno;

- cerchio verde = buco nel muro, miglioria desiderata.

in pratica, allo stato attuale, scaldo con il camino in sequenza: salotto, entrata, cucina.

stavo pensando se avesse senso (perlomeno teorico aldilà di problemi tecnici di casa mia) creare un foro (almeno 20 cm diametro) in alto, tra il muro del salotto e della cucina, per scaldare quest'ultima in tempi brevi.

Specifico: non voglio da voi una diagnosi "esatta" sul mio problema ma solo valutare se a livello teorico può avere senso (e chiamare così un tecnico), altrimenti lascio stare tutto direttamente.

Alberto
Alberto ha fatto una domanda su
Dubbi sul design
6 anni fa

Che ne dite di creare un foro nel muro per riscaldare la cucina?

Buonasera,

ho una casa strutturata come in foto (foto senza cerchietto verde = stato attuale):

- stella = caminetto;

- triangolo rosso = porta esterno;

- triangolo blu = porta interno;

- cerchio verde = buco nel muro, miglioria desiderata.

in pratica, allo stato attuale, scaldo con il camino in sequenza: salotto, entrata, cucina.

stavo pensando se avesse senso (perlomeno teorico aldilà di problemi tecnici di casa mia) creare un foro (almeno 20 cm diametro) in alto, tra il muro del salotto e della cucina, per scaldare quest'ultima in tempi brevi.

Specifico: non voglio da voi una diagnosi "esatta" sul mio problema ma solo valutare se a livello teorico può avere senso (e chiamare così un tecnico), altrimenti lascio stare tutto direttamente.

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3 Risposte

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Buongiorno,

quello che lei ha descritto è un termocamino, si. Voglio chiarire subito un aspetto: il prezzo non lo posso fare io, ma questo va chiesto all'impresa che effettuerà il lavoro. E dipende anche dal costo dei singoli pezzi che sceglie. Io posso dirle come ritengo sia da portare a compimento, quello che lei desidera. Poiché il costo è parte dei criteri di scelta, le elenco una breve lista di possibili interventi, andando da quelli meno invasivi e costosi, a quelli via via più costosi:

1) Poiché lei ha già il termocamino installato e questo scalda cucina e salotto, verifichi se nell'impianto ha la possibilità di mandare l'aria calda tutta solo in cucina, per esempio. In questo modo, potrebbe accelerare il riscaldamento della cucina. Quindi, dovrebbe trovare una sorta di centralina, da cui gestire ove inviare l'aria calda. Se non vi fosse, installarla implica lavori di muratura, perché vanno raggiunte le condotte che presumo siano murate.

2) Il termocamino funziona con una ventola, che movimenta l'aria. Verifichi se sia possibile sostituire la ventola oggi presente, con una ventola di maggiore potenza. Se lo fosse, anche in questo caso potrebbero essere necessari lavori edili, perché la ventola potrebbe essere anch'essa murata.

3) Vi sono in commercio degli apparecchi che producono aria calda (generatori di aria calda). Potrebbe acquistarne uno ed integrarlo nell'impianto complessivo. Potrebbe essere un pò ingombrante e bisogna trovargli una posizione. Inoltre potrebbe consumare molta corrente elettrica. Però potrebbe essere un modo quasi economico per avere subito calda la stanza. Appena arriva alla temperatura che desidera, spegne il generatore di aria calda e lascia andare il solo termocamino, che a quel punto terrà la temperatura senza problemi. Costi variabili, a seconda del modello. Potrà farsi una idea cercando su google "generatore aria calda".

4) Potrebbe sostituire il termocamino con un idrocamino. Il suo, dietro il cavo in cui inserisce il combustibile (legna) ha una sorta di camera vuota, il cui contenuto (aria) viene scaldato velocemente e mandato alle condotte con la ventola. Potrebbe sostituire questo camino con un idrocamino, il quale ha al posto dell'aria, acqua. Una volta accesso il camino, una pompa manda l'acqua calda in circolo nell'impianto, andando cosi a far scaldare i termosifoni o altro (fancoil) collegati all'impianto. Costerebbe sicuramente di più, però ha una maggiore qualità del calore, perché scalderebbe masse maggiori, ossia la massa d'acqua e del termosifone, contro la massa d'aria (praticamente nulla) con il termocamino. Scaldando acqua e termosifone, questi hanno molta più inerzia termica e quindi a camino spento, continuano a rilasciare calore. Mentre con il termocamino, appena lo spegne, l'ambiente si raffredda in breve tempo.

Tra le varie soluzioni, forse la più economica potrebbe essere quella del generatore di aria calda, a se stante, che poi spegne appena arriva a regime. Da quel punto in poi tiene solo il termocamino.

L'ultima soluzione, quella dell'idrocamino è la migliore, ma anche la più onerosa.

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Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Buongiorno,

ritengo che la sua idea non sia conveniente, in termini di vantaggi a fronte del tempo e delle risorse dedicate.

Il modo migliore per raggiungere il suo obiettivo è quello di inserire una caldaia ad acqua nel caminetto, con una piccola pompa, e mandare l'acqua calda così prodotta ad un termosifone posto in cucina.

E' veramente un lavoretto, ci vuole poco, può farlo fare in tutta tranquillità.

Se poi volesse pensare un pò più in grande, affianco al caminetto potrebbe realizzare una piccola centralina idrica, e successivamente mandare acqua calda nei diversi ambienti, a scaldare diversi termosifoni.

Se la sua altezza interna è abbondante, ossia almeno 2,90, potrebbe anche penare di far passare l'impianto a soffitto, previa coibentazione dello stesso. Ossia fa dapprima installare pannelli di 10 cm di polistirene, poi fa montare i tubi dell'acqua calda e di ritorno (14 mm), poi un contro soffitto in cartongesso. E così alimenta i termosifoni nella casa.

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Alberto ha rsposto... Privato - 6 anni fa

Buongiorno ingegnere, grazie della risposta.

Non ho specificato che circa 10 anni fa il caminetto aperto in questione è stato cambiato in termocamino (credo si chiami così: quello chiuso in materiale tipo ghisa con un tubone sopra che fa uscire il calore da una bocchetta). riesco a scaldare tranquillamente il piano, solo volevo "accelerare" il riscaldamento della cucina evitando salotto ustionante e cucina caldina, "risparmiando" di riscaldare inutilmente l'entrata (ovvero avere qui una temperatura più bassa).

L'impianto di cui parla (caldaia ad acqua nel caminetto) non lo conosco.

Non ho intenzione di fare tutto l'impianto descritto nel finale della sua risposta però la prima parte mi interessa.

Quanto verrebbe a costare?

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