Quali sono gli ingredienti per una pittura alla calce traspirante?

Buongiorno, volevo realizzare una pittura alla calce utilizzando del grassello cl 90s per tinteggiare delle pareti soggette a muffa da condensa. Ho letto su vari siti che consigliano di utilizzare oltre l'acqua per sciogliere il grassello, latte scremato, colle cmc, fissativi acrilici e olio di lino...

Quali di questi elementi mi consigliate di utilizzare che non influiscano sulla traspirabilità della tinta (la uso per le proprietà antimuffa...) e al contempo mi forniscano buona adesione e potere coprente del vecchio supporto?

grazie

Luca
Luca ha fatto una domanda su
Imbianchini
5 anni fa

Quali sono gli ingredienti per una pittura alla calce traspirante?

Buongiorno, volevo realizzare una pittura alla calce utilizzando del grassello cl 90s per tinteggiare delle pareti soggette a muffa da condensa. Ho letto su vari siti che consigliano di utilizzare oltre l'acqua per sciogliere il grassello, latte scremato, colle cmc, fissativi acrilici e olio di lino...

Quali di questi elementi mi consigliate di utilizzare che non influiscano sulla traspirabilità della tinta (la uso per le proprietà antimuffa...) e al contempo mi forniscano buona adesione e potere coprente del vecchio supporto?

grazie

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8 Risposte

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Mi piace l'approccio, devo dirlo seriamente. Visto che farà lei stesso un minimo di sperimentazione l, posso chiedere di documentare i diversi passaggi?

Circa i costi, sebbene sia vero che i materiali buoni costano, oggi giorno quello che veramente vale è la mano d'opera specializzata.

Per questo motivo, quello che lei sta facendo ha sia una ricchezza economica reale, sia una grandezza culturale, perché alla fine sta ripercorrendo antichi sentieri, da tempo pigramente abbandonati.

Ha tutta la mia stima.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 5 anni fa

La ringrazio, forse é questo che mi affascina..la ricchezza culturale dei metodi antichi che sta dietro alla storia delle tecniche pittoriche a calce.

Approvo la sua deduzione che quando parliamo di supporti non minerali con precedenti pitture sia inutile soffermarci sulla traspirabilità, quindi penso mi avvarró della colla cmc o di un primer acrilico di qualità rispettando la percentuale massima del 3-5%.

In questo caso diciamo che mi affido alla natura caustica e ph alcalino per scongiurare la formazione della muffa (oltre a mantenere l'umidità bassa..).

Siccome la parete nord della camera è piuttosto segnata dal degrado della muffa ed ho visto che il potere coprente della tinta è piuttosto ridotto dovró trovare una soluzione per non passare 8 mani per coprire..

Il famoso sito che prepara tinte alla calce in casi come il mio consiglia di passare prima un loro "fondo fissativo" che ha la proprietà di coprire di bianco e far aderire bene la pittura su qualsiasi fondo...

Ma di cosa si tratta? da che è costituito questo prodotto?

Non lo so, e loro di certo non lo scrivono...messa cosí sembra per me o chi come me un prodotto indispensabile.

Chiedo consulenza ad un altro venditore, specializzato in vendita calce e prodotti specifici, e mi risponde cosí:

"In caso di pareti molto sporche e degradate consigliamo di passare velocemente con della carta vetrata di grana 60/80 per rompere il film e poi applicare un fondo a base di primal e grassello (200 ml di primal, 500 g di grassello 3 lt acqua)."

Qualcosa mi dice che il loro fondo (che vendono pure ad un bel prezzo..) ė questo!

Il primer da adesione a tutti i supporti in quella percentuale, insieme al grassello che sbianca e fornisce un fondo su cui pitturare senza problemi..

Penso partiró cosi...

La terro aggiornata dei risultati

..in ogni caso.

Saluti

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Buongiorno,

riguardo ai fissativi (detti anche aggrappanti o sottofondo o altro), devo dire che ne ho testato io stesso alcuni ai silicati e sono veramente ottimi. Non voglio fare nomi, ma diciamo, ... nota multinazionale italiana.

Però non è scontato che abbiano traspirabilità eccezionale. In linea di massima dovrebbero, ma non è scontato. Personalmente ho seri dubbi che una parete, intonacata, sulla quale vi sia una prima tinteggiatura e sulla venga poi dato sia l'aggrappante per poi una successiva tinta, si possa poi ancora dire "traspirante". Dovrebbe esserlo l'intero sistema, a partire dalle malte di allettamento dei mattoni, la natura dell'intonaco (a base calce e quindi NHL e non cemento ecc.).

Riguardo alla seconda domanda, io sono portato a scegliere il prodotto in commercio piuttosto che l'autoproduzione, perché, onestamente, se dovessi andare per l'autoproduzione sono conscio di non aver io stesso fatto studi specifici e prove su prove, per maturare esperienza spendibile. Nè, tantomeno, posso dire che la abbiano, questa esperienza spendibile gli operai che possano essere incaricati di compiere materialmente l'operazione.

Per questi motivi, studio i materiali tra i diversi produttori presso di me già referenziati per altri lavori già fatti e ben riusciti, e poi scelgo il prodotto.

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Luca ha rsposto... Privato - 5 anni fa

Buonasera, é chiaro che lei come Ingegnere debba fare, ed é giusto, delle scelte ben ponderate in quanto l'entità dei lavori e le responsabilità derivanti non sarebbe saggio procedere in maniera "sperimentale".

D'altro canto, io nel mio piccolo ambito domestico posso fare delle prove in base alle nozioni che riesco a trovare in rete oppure a consigli di chi ha già sperimentato.

Molto spesso i consigli degli "addetti ai lavori" non sono i migliori...per citare un esempio anni fa un falegname a cui avevo commissionato delle persiane per la casa in montagna mi consigliò di trattarle con il flatting per imbarcazioni, risultato: con la neve e il sole si sono completamente spellate dopo 6 mesi...

Forse é la mancanza di fiducia verso la qualità dei prodotti odierni e alle aziende volte solo a realizzare il massimo profitto piú che un prodotto veramente valido che mi porta a pensare di riuscire a fare con i miei mezzi un prodotto superiore...

É chiaro che le rinomatissime e storiche aziende del nord italia sfornano prodotti eccellenti ma anche i prezzi sono a 5 stelle..

Giorni fa ho visto su youtube un video di un signore che mostrava la ritinteggiatura completa sia interna che esterna della sua casetta in campagna, spendendo solo 4 euro...il costo di un sacco di grassello preso da brico, facendo notare che la differenza rispetto ad acquistare un prodotto pronto fosse di uno a dieci...

É un esempio estremo, ma ci fa capire come oggi molte logiche o credenze siano spinte piú dal consumismo e dal marketing che da fondamenti reali.

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Buongiorno a lei signor Luca,

mi fa piacere constatare che le possano esser tornati utili alcuni miei precedenti pareri. Infatti, le confermo i precedenti pareri per combattere muffe da umidità, come lei ha giustamente accennato.

Noto inoltre che ha studiato ed approfondito l'argomento, anche dal punto di vista tecnico.

Quanto da lei affermato corrisponde in effetti al vero. Le caratteristiche salienti del grassello di calce, dal suo punto di vista sono:

- è molto arggressiva con diverse forme di vita indesiderate.

- rimane comunque molto traspirante e tenace sul sopporto.

E va anche detto che il grassello di calce ha notoriamente grande resa in termini di risultati.

Per questo motivo, alcuni produttori poco coscienziosi, a mio avviso sbagliando, mettono in commercio prodotti che hanno una buona resa in parete, che compromettono la qualità del prodotto stesso.

Io acquisterei tinte alla calce di alcune note marche (che non cito per correttezza al sito che ci ospita), già sperimentate da diversi anni.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 5 anni fa

Sono perfettamente conscio di muovermi in un ambito in cui sono inesperto e sto procedendo in maniera empirica, sulla mia pelle, cercando di affrontare il problema per gradi...partendo da soluzioni poco invasive e definibili minime per testare i risultati ed eventualmente passare a soluzioni piu drastiche e impegnative.

Come lei mi ha riconosciuto ho, e sto studiando il problema in maniera tecnica ed approfondita, chiedendo consigli a chi vende e tratta prodotti. Ma proprio perchė mi piace andare a fondo sulle cose, mi rendo conto che di base c'é una certa ignoranza proprio in chi svolge tale lavoro.

Mi spiego meglio, una ditta famosa che vende una linea completa di grassello di calce invecchiato in abbinamento a leganti e additivi per ottenere una tinta alla calce con tanto di ricettario, a seguito di una mia richiesta di info per il problema della muffa mi suggerisce di impiegare i sali di boro per uccidere le spore (cosa che approvo ed ho già fatto..) ma poi mi dice che posso utilizzare la stessa soluzione di sali di boro per preparare la calce...

A questo punto mi viene un dubbio e dubito...ma che ne so io della reazione chimica che puó avvenire mischiando i sali di boro al grassello di calce?... ci vorrebbe l'opinione di un chimico. Si pecca secondo me di eccessiva leggerezza nel dare consigli, solo perché cosí, ad occhio possono sembrar buoni.

Forse di base c'é che non ho le conoscenze per affrontare una tematica complessa.

A questo punto mi domando:

1) Ho notato una certa difficoltà della calce a coprire ed aderire su precedenti pitture a base non minerale, le soluzioni sembrano essere quelle di passare un fondo fissativo per lo piú acrilico... ma ora su internet ho trovato un fissativo ai silicati di potassio che sembra essere il top per rendere ruvido ed aggrappabile il supporto a tinte minerali come la calce garantendo una trapirabilità eccezionale...(?..)

2) Non riesco a comprendere perché dovrei preferire una pittura alla calce già confezionata del quale sono all'oscuro degli esatti componenti che la compongono rispetto ad una autoprodotta nella quale posso stabilire la composizione, oltre alla qualità degli ingredienti, qualora l' unica difficoltà della preparazione consiste nel diluire e miscelare i composti...

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Buongiorno signor Luca,

a mio avviso, sta seguendo la strada sbagliata.

infatti, seppure sia vero quanto lei ha letto, comunque la produzione di una tinta al grassello di calce vuole esperienza e mestiere.

In commercio trova molti prodotti già pronti, premiscelati. Tra questi troverà sicuramente il prodotto più adatto alle sue esigenze.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 5 anni fa

Buonasera Sig. Antonello, la ringrazio della risposta, con lei ho già avuto il piacere, data la sua competenza, di parlare circa il problema della muffa che affligge la soffitta della mia abitazione.

Scartata l'ipotesi del cappotto esterno per via dei costi ho intanto provveduto personalmente a tinteggiare a calce dopo aver pulito e disinfettato i soffitti, ora mi appresto ad affrontare l'inverno armato dell'intenzione di arieggiare spesso gli ambienti per tenere bassa l'umidità e se non bastasse ho acquistato un deumidificatore portatile se dovesse servire.

Riguardo alla tinta alla calce ho acquistato un prodotto già pronto, miscelato da un ente che fa le certificazioni per la qualità della calce (non so se si possono scrivere i nomi..) ma il prodotto é comunque una pasta simile al grassello che ho dovuto comunque diluirlo in acqua e amalgamarlo con la frusta del trapano, oltre a bagnare il supporto prima di ogni applicazione.

Ho visto che un secchio da 24 kg di grassello di calce invecchiato costa sui 25 euro, mentre il grassello che ho acquistato già miscelato da 17 kg (coi soliti ingredienti: latte scremato, amido di riso..) l'ho pagato 75 euro...

A questo punto dovendo ancora pitturare un altro soffitto e tutte le pareti perimetrali della stanza da letto, ho pensato che fosse facile, oltre che conveniente, preparare la pittura, avendo anche il vantaggio di scegliere gli ingredienti piú idonei al mio caso...anche perché so per certo che molti produttori di pitture alla calce utilizzano additivi e resine acriliche (o peggio viniliche) per ottenere una maggiore adesione e coprenza ma a discapito della naturalità e traspirabilità e quindi facendo perdere quelle qualità della calce per cui la si utilizza.

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