Buongiorno,
vorrei sapere se un architetto è obbligato a fornire un disciplinare d'incarico per un committente privato e se esiste un'indicazione da seguire per la tempistica.
Nel mio caso per una manutenzione straordinaria che per stessa ammissione dell'architetto e delle ditte richiedeva al massimo una decina di giorni (fatta salva la presentazione preventiva della Cila in comune) per cause dirette ed indirette sono entrato nella casa dopo circa un anno a causa del mancato controllo da parte dell'architetto di come le ditte (che lui stesso ha proposto) non svolgessero i lavori in tempi congrui e la mancata comunicazione di questo a me. Per fare un esempio l'elettricista si è presentato per finire i lavori (cose davvero da poco) dopo circa un anno.
È possibile citare per danni l'architetto per (tra le altre cose che qui non cito per mancanza di spazio) avermi causato questo ritardo?
È obbligatorio fornire il disciplinare d'incarico?
Buongiorno,
vorrei sapere se un architetto è obbligato a fornire un disciplinare d'incarico per un committente privato e se esiste un'indicazione da seguire per la tempistica.
Nel mio caso per una manutenzione straordinaria che per stessa ammissione dell'architetto e delle ditte richiedeva al massimo una decina di giorni (fatta salva la presentazione preventiva della Cila in comune) per cause dirette ed indirette sono entrato nella casa dopo circa un anno a causa del mancato controllo da parte dell'architetto di come le ditte (che lui stesso ha proposto) non svolgessero i lavori in tempi congrui e la mancata comunicazione di questo a me. Per fare un esempio l'elettricista si è presentato per finire i lavori (cose davvero da poco) dopo circa un anno.
È possibile citare per danni l'architetto per (tra le altre cose che qui non cito per mancanza di spazio) avermi causato questo ritardo?
4 Risposte
I tecnici sono tenuti a fornire preventivo delle spese tecniche ed a richiesta, di esplicitare eventuale servizi in dettaglio, se dapprima sommariamente indicati.
Quindi, sinteticamente:
- il tecnico è tenuto a presentare un disciplinare di incarico, si, ed i contenuti minimi di questi sono almeno una prima parte generale, l'identificazione del committente e dell'intervento, la lista dei servizi tecnici ed i loro costi.
Però ciò che forse è il nucleo del suo disservizio, è la abnorme lunghezza dei lavori, dovuto, pare di capire, prima di tutto alla mancanza di esperienza del tecnico e di conseguenza alla organizzazione fallimentare del cantiere, che ha portato a tempi inaccettabili.
Questo aspetto, quello dei tempi, è opportuno sia sempre indicato nei contratti stipulati con i vari appaltatori e sub appaltatori, se non gestiti direttamente da un appaltatore unico.
Però come regola generale, soprattutto per lavori di modesta entità (sotto i 100.000 euro) è sempre auspicabile un appaltatore unico, perché altrimenti si genera una complessità non necessaria, e la cui gestione sottrae risorse alla gestione complessiva del cantiere, senza apportare alcun beneficio concreto.
Grazie, è stato gentilissimo ed esaustivo.
Buongiorno,
la citazione verso il tecnico è sempre possibile, ma non è scontato che dia i risultati sperati.
Prima di tutto, va quantificato il danno, ossia, per esempio: mancato uso e quindi 6 mesi in affitto, con danno quindi pari al costo dell'affitto per un semestre.
In secondo luogo, va accertata la responsabilità e questo non è scontato sia semplice, dipende da tanti aspetti.
Inoltre, la citazione non è gratuita, perché dovrà sia pagare un avvocato, sia anticipare il costo del Consulente Tecnico di Ufficio (in genere un ingegnere) che sarà chiamato ad approfondire aspetti tecnici, sia a sua volta retribuire un ulteriore tecnico, in genere un ingegnere, che svolga il ruolo di Consulente Tecnico di Parte.
La somma di questi onorari che dovrà anticipare arriva facilmente ad alcune migliaia di euro (nel vostro caso forse 3.000 circa) e quindi la domanda che sorge spontanea è: il bilancio costi / benefici è positivo?
A mio avviso, se il danno subito non è eccessivo, forse non ha convenienza ad adire le vie legali.
Da un altro punto di vista, quello che è accaduto è una conseguenza tipica in caso di mancanza di leadership o di semplice superficialità nello svolgere la professione.
Infatti è sempre opportuno appaltare tutte le opere ad una unica figura, che poi gestisce i sub appaltatori, come spesso sono idraulici ed elettricisti.
Nel vostro caso avete invece frazionato gli incarichi, con il risultato che nessuno di voi (architetto o lei direttamente) ha svolto il lavoro di coordinamento che avrebbe svolto la figura mancante: l'appaltatore unico.
Grazie. MI ha dato un punto di vista che non conoscevo.
Ma il disciplinare è comunque obbligatorio?
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