muffa sul soffitto...pittura termica o controsoffitto?

Abito all'ultimo piano e sopra ho una terrazza non pavimentata.Sul soffitto mi si formano strisce di muffa in corrispondenza dei travi.

Penso dipenda da condensa per via di ponti termici.

Vorrei risolvere definitivamente. Cosa mi conviene fare, disinfettare, fissativo e pittura termica a microsfere di ceramica oppure fare un controsoffitto di cartongesso?

Quale di queste 2 soluzioni é definitiva?

La pittura potrei darla io, ma quanto costa far mettere il controsoffitto su una camera da letto di 18 mq?

grazie.

Luca
Luca ha fatto una domanda su
Imbianchini
6 anni fa

muffa sul soffitto...pittura termica o controsoffitto?

Abito all'ultimo piano e sopra ho una terrazza non pavimentata.Sul soffitto mi si formano strisce di muffa in corrispondenza dei travi.

Penso dipenda da condensa per via di ponti termici.

Vorrei risolvere definitivamente. Cosa mi conviene fare, disinfettare, fissativo e pittura termica a microsfere di ceramica oppure fare un controsoffitto di cartongesso?

Quale di queste 2 soluzioni é definitiva?

La pittura potrei darla io, ma quanto costa far mettere il controsoffitto su una camera da letto di 18 mq?

grazie.

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22 Risposte

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Vorrei giusto aggiungere il fatto che se acquista termosifoni nuovi, potrebbe anche valutare l'acquisto e l'installazione delle valvole termostatiche, che le potrebbero essere molto utili per un uso calibrato dei termosifoni.

In questo caso però, si rivolga ad un tecnico per avere prima un progetto ed un successivo preventivo dettagliato sul progetto.

Rispondi
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Buongiorno,

la ringrazio, ma io vivo a Cagliari e lavoro solo in ambito regionale, senza limiti di provincia.

Per gli interventi nell'immediato:

1) Si alla tinteggiatura con latte di calce è adatta, si. Sono altrettanto efficaci anche lavaggi con varechina diluita al 5 - 10% in acqua.

2) Si alla sostituzione del termosifone con uno di doppio volume, per prendersi il sicuro. Se molto potente e quindi efficace, presumo potrà accenderlo per circa 10 - 12 ore al giorno, ossia poche ore prima della notte e fino al risveglio, quando poi aprite le finestre per arieggiare.

3) Si ai sali. Anche se forse con il solo grosso termosifone, risolve.

4) Si ad arieggiare gli ambienti al risveglio.

La sostituzione dei termosifoni negli altri ambienti sarà certamente un grosso miglioramento, acquistando termosifoni ampiamente sovradimensionati, che poi utilizza in modo calibrato. Presumo non dovrà cambiare la caldaia. La sua caldaia attuale dovrebbe avere almeno 30 Kw, quindi l'aumento di potenza dei termosifoni non dovrebbe esser neanche sentito dalla caldaia, perché l'aumento di potenza richiesta dovrebbe essere intorno ai 5 - 7 Kw, con il raddoppio delle dimensioni dei termosifoni.

Magari verifichi la scheda tecnica della caldaia e ci faccia sapere la potenza massima espressa in Kw.

Cordiali saluti

Rispondi
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Buongiorno,

per onestà, penso sia opportuno puntualizzare che le sto dando delle opinioni, senza aver visto io stesso gli ambienti e quindi senza un rilievo accurato dei luoghi. Però, le valutazioni qualitative che le fornisco sono sia il frutto di competenze tecniche, sia il frutto di lunga esperienza in situazioni analoghe, nello stesso campo.

Per rispondere alle sue domande:

- in riscaldamento, è sempre più efficiente (migliore) un riscaldamento che punti a scaldare a basse temperature grosse masse. Declinando il principio nel caso dei termosifoni: un termosifone in ghisa è sempre da preferire, per via del basso costo e, soprattutto, per la grande massa (peso) del materiale. Dopo la ghisa, l'acciaio.

Il termosifone in foto è adeguato ad una camera da 18 mq, ma in condizioni normali. Ma il suo caso non lo è, per via della eccessiva muffa prodotta, a mio avviso, da una mancanza di adeguati spessori in qualche parte dell'involucro esterno dell'immobile. Quindi: se può aggiunga almeno la metà degli elementi totali del termosifone attuale. O lo sostituisca con uno più grande in acciaio, forse fa prima.

- non faccia fori nel cassonetto dell'avvolgibile. Meglio un ambiente stagno che uno in cui ha spifferi. In un ambiente stagno, poi può gestire il ricambio d'aria in modo controllato, mentre non può ovviamente avere alcun controllo di eventuali spifferi.

In sintesi: in camera da letto, io farei le seguenti modifiche:

- sostituzione del termosifone attuale, con uno in acciaio, anche di doppio volume. Meglio abbondare. Lo prenda direttamente abbondantemente sovradimensionato.

- utilizzo dei sali, soprattutto in inverno, per abbattere l'umidità interna all'ambiente. Consideri però che un termosifone ha anche l'ulteriore effetto di "seccare" l'aria, quindi già solo con un grosso termosifone potrebbe risolvere tutto.

- eventualmente può aggiungere uno split che poi userà per deumidificare ulteriormente.

- in alternativa, e per spendere poco meno, potrebbe installare un estrattore con recupero di calore. Però questa soluzione non è l'ideale, perché l'aria eventualmente estratta dall'ambiente viene sostituita da altra aria che arriva dalla porta interna, anche se questa fosse chiusa. Se la finestra è stagna.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 5 anni fa

Sono cosciente del fatto che valutazioni a distanza hanno un chiaro limite ma in ogni caso per me molto utili per non sprecare tempo e risorse in interventi inutili.

Se lei si trovasse a Roma non esiterei (dietro compenso..) a farle fare un sopralluogo, quindi non mi rimane che ringraziarla ancora.

Entro l'estate e prima dell'inverno procederó quindi a:

1) Pulire e disinfettare la muffa e pitturare le pareti con latte di calce.

2) Sostituire il termisifone della camera da letto con uno in acciaio di doppio dimensionamento e regolare il termostato a 20 gradi sia di giorno che di notte (sperando di non dover accendere un mutuo per pagare una bolletta).

3) Acquistare dei sali da utilizzare qualora nonostante ció i valori di umifità salgono sopra al 60%.

4)Areare le stanze per 5 min la mattina il pom e la sera.

Visto che il problema della muffa riguarda, anche se in maniera più ridotta, le atre stanze, posso mettere un termosifone un po più grande anche li, oppure rischio fi dover cambiare la caldaia? (che ho messo nuova, a condensazione 6 mesi fa...).

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 5 anni fa

Buongiorno,

se intende restare molti anni ancora nella casa, la soluzione più conveniente è quella di fare un cappotto esterno. Cosa che però mi rendo conto non essere di facile realizzazione.

A parte questa prima ipotesi, io le proporrei nell'ordine:

1) Sali

2) Aumentare la temperatura a 20 gradi - eventualmente, fare una prova sostituendo, nella stanza più grande, un termosifone con uno ben più grande e magari in acciaio o ghisa.

Tutte le altre soluzioni, seppur valide, implicano un forte aggravio di spesa e non son certo di potergliele consigliare come buon compromesso costi/benefici, andrebbe calcolato.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 5 anni fa

La ringrazio di nuovo dei consigli che reputo molto equilibrati.

Ho già trovato su internet la vendita di cloruro di calcio in polvere per realizzare un deumidificatore alternativo e piu economico delle note pastiglie in vendita al supermarket.

Riguardo al termosifone in camera da letto (dove il problema é più evidente) ho in termosifone di alluminio di 10 elementi, credo sottodimensionato per una camera di 18 mq esposta a nord, potrei aggiungere qualche elemento o vedere se ne esistono di doppi (allego foto termosifone) ma non capisco come mai mi propone la ghisa...andavano diversi anni fa, pesanti e mettono piu tempo a scaldarsi/raffreddarsi.

Mi rimane il dubbio se mi conviene fare un foro sul cieletto e mettere una griglia microforata per avere un minimo di ricambio d'aria (li avevo sigillati col silicone per via degli spifferi)oppure peggioro le cose perché raffreddo l'ambiente...

Fondalmente non riesco a comprendere se é meglio un ambiente tenuto molto caldo coi termosifoni ma completamente chiuso oppure un ambiente meno caldo in cui sia garantito un flusso d'aria dall'esterno (griglie di aerazione)

Abbia pazienza...

2 foto
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Ma le pare, lo faccio volentieri.

A mio avviso, può utilizzare i sistemi che ha indicato, ma solo per un periodo limitato. Dovrà prima o poi affrontare e risolvere il problema alla radice, con un intervento che elimini le cause di questa umidità eccessiva.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

A questo punto mi si stà generando un po di confusione e non riesco a decidere quale intervento sia più efficace anche se non definitivamente risolutivo...

A scanso di equivoci mi puó indicare quale tra queste soluzioni lei considera più efficaci e quindi attuerebbe:

1) utilizzo di deumidificatore elettrico

2) installazione di aspiratori da far funzionare la mattina e la sera per 30 minuti o più.

3) praticare dei fori nella parte alta delle pareti con griglie microforate per garantire un ricambio minimo ma costante di aria a scapito di una perdita di calore.

4) mettere in ogni stanza dei sali igroscopici.

5) Impostare la temperatura termostato termosifoni che normalmente tengo a 18 gradi costanti giorno e notte a valori più alti (quanto piu alti?) considerando che già cosí nei mesi più freddi spendo circa 130 euto/mese....

grazie e buona serata.

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Controlli anche il resto della casa, per sicurezza.

La casa è di nuova costruzione?

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

Durante la notte il valore raggiunge il 78%.. le altre stanze le dovró verificare, la casa é stata costruita nei primi anni 80.

Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

Buongiorno, riflettevo sull'utilizzo dei sali e documentandomi ho scoperto che il loro funzionamento é molto lento rispetto ad un deumidificatore (2 litri di acqua al mese contro 2 lt di acqua al giorno) che comunque scarto per via dei consumi elevati.

La mia idea dell'aspiratore d'aria pure mi fa pensare, d'inverno tengo i termosifoni accesi per scaldare e devo attivare uno o piu congegni elettrici che mi buttano l'aria calda all'esterno raffreddandomi l'ambiente e vanificando il lavoro dei termosifoni...

Pensavo allora se puo essere una buona idea mettere delle griglie forate per aerazione (diametro 10-15 cm) che garantiscono un entrata minima di aria ma costante...che ne pensa?

Puo essere una soluzione efficace?

Inoltre mi chiedevo se azionando i ventilatori a soffitto in modalità inverno (facendo si che l'aria calda dal soffitto scenda in basso) potrei ridurre la formazione di condensa sullo stesso dovuta allo sbalzo termico tra l'aria calda e il soffitto freddo.

Grazie sempre per l'aiuto che mi da.

Luca ha rsposto... Privato - 5 anni fa

A questo punto mi si stà generando un po di confusione e non riesco a decidere quale intervento sia più efficace anche se non definitivamente risolutivo...

A scanso di equivoci mi puó indicare quale tra queste soluzioni lei considera più efficaci e quindi attuerebbe:

1) utilizzo di deumidificatore elettrico

2) installazione di aspiratori da far funzionare la mattina e la sera per 30 minuti o più.

3) praticare dei fori nella parte alta delle pareti con griglie microforate per garantire un ricambio minimo ma costante di aria a scapito di una perdita di calore.

4) mettere in ogni stanza dei sali igroscopici.

5) Impostare la temperatura termostato termosifoni che normalmente tengo a 18 gradi costanti giorno e notte a valori più alti (quanto piu alti?) considerando che già cosí nei mesi più freddi spendo circa 130 euto/mese....

grazie e buona serata.

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Buongiorno signor Luca,

a mio avviso, per come mi ha descritto lei stesso il fenomeno e la sua entità, non lo risolve assolutamente con una vernice "termica".

Queste vernici, non fanno miracoli. La loro caratteristica "termica" è qualitativa, ... ma dal punto di vista quantitativo, non è scontato che lei ne senta giovamento.

La cosa migliore è sicuramente la tinta a calce. Ma oltre agli altri interventi.

Ma io non scarterei la possibilità di sentire un avvocato. Se la sua casa ha tali manifestazioni in ambienti con poca umidità, molto probabilmente le pareti esterne sono realizzate con mattone da 10 cm. Controlli lei stesso. Non è possibile una simile situazione. Vuol dire che ha le pareti esterne ghiacciate. Non dovrebbero.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

Un aggiornamento ad oggi che mi é arrivato l'igrometro di cui allego foto che mostra i valori rilevati oggi alle ore 18,15 nella camera da letto.

Certo non é un apparecchio professionale, potrà esserci un piccolo scarto nei valori ma mi sa non sono proprio messo bene..

Adesso verificheró i valori durante tutta la giornata, credo un buon risultato sarebbe porta l'umidità almeno al 60% tramite aspiratori e sali deumidificanti..

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Buongiorno,

le espongo le mie opinioni in merito:

- è vero che la candeggina sia tossica, ma va anche visto in quali quantità. Lei deve diluirla al 5% ed usarla in questo modo. Una volta data, lascia asciugare e poi non ne sentirà più l'odore, perché evapora in breve tempo. Se vuole usi altri prodotti, su questo aspetto non è fondamentale la scelta di uno tra i prodotti su detti, perché vanno usati superfici molto limitate e comunque la permanenza di persone avverrà solo dopo asciugatura.

- Riscaldare e tenere sotto controllo l'umidità è la soluzione migliore, per il suo caso, anche dopo aver preso atto delle circostanze che ha esposto circa condominio ecc.

- I sali in busta (graniglia o pastiglie) sono una ottima soluzione, ritengo non siano ultima scelta, ma, anzi, la primaria, perché le consentono sia di ridurre l'umidità senza creare correnti d'aria in casa, sia di verificare con i suoi occhi la quantità di umidità atmosferica, sia di utilizzare un sistema che non implica utilizzo di energia. Già con i soli sali, in genere risolve. Soprattutto in ambienti chiusi, come armadi o cabine armadio (dove rischia i danni maggiori), in cui non può contare sull'effetto delle altre attrezzature.

Cordiali saluti,

A. Serra

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

In realtà le superfici da trattare prima di pitturare sono piuttosto ampie...dopo la mia idea (malsana..) di sigillare i cieletti delle tapparelle col silicone per il terrore che mi entrino dei gechi in casa, anche sulle pareti interne mi si stanno formando dei puntini di condensa.

Ora ho un grande dubbio che non riesco a risolvere nonostante abbia sondato il web da cima a fondo:

meglio una pittura termica a nanoparticelle che riflette il calore e promette (sulla carta...) di neutralizzare i ponti termici oppure una sana e buona tinta alla calce (tipo calce del brenta)che con una forte basicità (ph 13) impedisce il formarsi della muffa?

Fermo restando i punti cardine dell'innalzamento del calore e del controllo della temperatura, quale dei 2 trattamenti mi consiglia?

Grazie e colgo l'occasione per augurarle una Buona Pasqua.

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Buongiorno, le dico cosa penso di quanto lei mi ha appena raccontato:

- se inizia ad avere muffa anche nelle altre stanze, mi dispiace dirglielo, ma questo non dovrebbe accadere. Infatti, è ammissibile riscontrare un eccessivo tasso di umidità relativa nelle camere da letto, per via della prolungata permanenza notturna di una coppia e quindi, non ventilando, nel lungo periodo assistere alla formazione di muffa. Non è però naturale riscontrare muffa anche in altri ambienti. Infatti, se così fosse, allora sono probabilmente in corso anche alti fattori, che è opportuno individuare.

- le soluzioni che lei prospetta, per mio orientamento personale e professionale, sono tutte da scoraggiare. Mi spiego meglio: la miglior soluzione è sempre quella passiva, ossia non attiva, ossia che non consuma corrente elettrica e che in generale, non ha necessità di azioni o energia dall'esterno, per funzionare. Quindi, meglio non puntare su split, ma per esempio, verificare se non sia realizzabile un cappotto esterno, una coibentazione.

- la tinteggiatura a calce non è la soluzione. E' solo una copertura del fenomeno, non durevole. La muffa la elimina con varechina diluita al 5-10% in acqua. In ogni caso questi due interventi combattono entrambi le manifestazioni ma non agiscono sulle cause a monte. Sono quindi entrambi interventi non risolutivi, che dovrebbe rifare più volte, con frequenza che dipende dall'entità del fenomeno.

- circa il riscaldamento con termosifoni, le rispondo riportandola ad un fatto che forse abbiamo osservato entrambi: in case riscaldate con termosifoni, ha mai osservato che a volte vi sono degli strani contenitori in ceramica appesi ai termosifoni? Si? Se si, si è mai chiesto perché? Dentro quei contenitori vi si mette normale acqua di rubinetto, che serve per mantenere alla giusta umidità relativa l'aria dell'ambiente. Perché il termosifone altrimenti asciuga troppo l'aria. Quindi: se lei scalda molto l'ambiente, ottiene il duplice effetto sia di abbassare l'umidità relativa, sia, di conseguenza, di impedire che vengano raggiunte le condizioni ambientali per il proliferare della muffa.

- questa affermazione "ho letto che l'aria più é calda e maggiore contenuto di acqua contiene ed è più facile per i muri raggiungere il punto di rugiada", espressa in questo modo, è imprecisa. Il punto di rugiada è un concetto di non facile sintesi semplificata, in linea di massima, semplificando, possiamo dire che è la temperatura e/o la percentuale di umidità, alla quale l'umidità nell'aria, diventa goccia. Quindi per esempio, a 20 gradi diventa goccia umidità del 60%, oppure a 30 gradi per arrivare alla goccia (punto di rugiada), devo arrivare ad una umidità relativa del 75%. Quindi: se lei tiene calda la stanza, è molto difficile arrivare al punto di rugiada, dovrebbe avere una altissima umidità relativa nella stanza. Al contrario, a parità di umidità relativa, se gli ambienti sono spesso molto freddi, sulle superfici di questi vedremo apparire le gocce e prima o poi, la muffa.

Spero di averle chiarito i principali aspetti sul suo caso.

Cosa deve fare adesso? A mio avviso, si rivolga ad un tecnico di zona per un rilievo accurato e valuti se è nelle condizioni (eventuali autorizzazioni condominiali, costi ecc) per realizzare un cappotto esterno. Oltre a questo, lasci in funzione gli split. Il quanto non posso calcolarlo io stesso, dipende da troppi fattori imponderabili. Faccia delle prove, trovando lei stesso il giusto equilibrio.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

Purtroppo é una palazzina composta di 4 appartamenti e a parte i costi non credo che il cappotto possa farsi solo sulla mia parte, dovrebbe farsi sull'intera terrazza e su tutta la struttura...e so già da adesso che gli altri proprietari non acconsentirebbero.

La pittura a calce la intendevo come creazione in un ambiente ostile alla muffa e impedimento al suo riformarsi e non come copertura, salvo poi abbassare l'umidità per non fare condensa.Per quello che riguarda la pulizia della muffa la candeggina é tossica e degrada l'intonaco, il mio documentarmi su internet mi ha portato ad usare i sali di boro che, diluiti in acqua uccidono la muffa e non ha cattivi odori.

Mi rendo conto che é come dice lei...parliamo di un edificio che ha carenza di coibentazione delle pareti ma non potendo ricorrere a grossi interventi dovró cercare di tamponare la situazione al meglio possibile, e per questo intendo:

1) Pitturare i muri con tinta a base di grassello di calce per creare un ambiente ostile al formarsi delle muffe (previo pulizia e disinfettazione).

2) Tenere dentro casa una temperatura costante (18 gradi) sia giorno che notte tramite cronotermostato collegato alla caldaia.

3) Controllare costantemente l'umidità degli ambienti ed arieggiare spesso e se necessario avvalermi degli split oppure degli aspiratori.

Potrei anche mettere quelle pastiglie assorbi umidità che si trovano in commercio ma non so quanto siano realmente efficaci.

Condivido il suo pensiero ma non potendo realizzare un cappotto esterno questi accorgimenti, insieme ad altri consigli che ringrazio in anticipo mi vorrà dare, mi portino almeno a minimizzare il problema se non alla soluzione definitiva.

grazie ancora, cordiali saluti

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Buongiorno,

se non sente particolarmente caldo o freddo, allora le macchie di muffa che lei vede, sono il risultato di una eccessiva percentuale di umidità.

Uno split in modalità de-umidificazione basta ed avanza, come capacità. Poi, dipende da quanto tempo lo tenete in funzione.

Le finestre "moderne" sono stagne, si, quindi contribuiscono a far crescere il fenomeno, ossia: tenute chiuse, impediscono la ventilazione dell'ambiente.

L'aspiratore non è una ottima soluzione, a mio avviso, però aiuta. Esistono in mercato anche aspiratori muniti di sensore di umidità relativa e che quindi si mettono in funzione da soli, automaticamente, appena l'umidità sale oltre il livello impostato. Però un aspiratore lavora in modo "cieco", ossia: prende l'aria e la butta fuori. Ovviamente la stanza va leggermente in depressione e quindi l'aria mancante arriva da sotto la porta della stanza, dagli altri ambienti della casa. Se però anche in casa avete molta umidità, non avrete un grosso vantaggio.

Quindi: soluzione migliore è lo split. O i sali che compra in drogheria. Provi direttamente con i soli sali, tenendoli in una posizione in vista, per esempio sopra un piano, così potrà rendersi conto con i suoi occhi della quantità di umidità.

Visto da un altro punto di vista: il suo è un problema frequente, perchè oggigiorno, ci si dimentica di areare gli ambienti al risveglio, si sta poi fuori tutta la giornata e la sera, al rientro a casa, non si ventilano gli ambienti, per vari motivi. Dovrebbe ventilare la camera la mattina presto, prima di uscire di casa. Forse le basterebbe.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

É un piacere rapportarsi con una persona competente come lei...cerco di documentarmi moltissimo su internet ma mi rendo conto che é difficile districarsi tra corretta informazione e miriadi di false soluzioni propinate solo a scopo di lucro. Ho comperato un igrometro su internet e potró verificare i valori di umidità che presumo molto alti in quanto anche le altre stanze mi cominciano a presentare muffa e per questo pensavo di mettere un aspiratore in ogni stanza ma con un timer e non il sensore di umidità, se si azionano di notte mentre si dorme...

Di split ne ho 2...quanto ore al giorno dovrei accenderli per evitare la condensa?

Per il momento ho deciso solo di ritinteggiare a calce (vivasan calce del brenta) che mi ispira più delle tanto reclamizzate vernici termica alle sfere di vetro.

Una curiosità...io in inverno scaldo casa con i termosifoni, nella prima risposta lei mi propone di scaldare molto di piu la stanza.. crede che otterrei un beneficio? al di la della spesa economica ho letto che l'aria più é calda e maggiore contenuto di acqua contiene ed è più facile per i muri raggiungere il punto di rugiada.

Cordiali saluti.

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - 6 anni fa

Buongiorno signor Luca,

il suo problema è la classica manifestazione di un solaio assolutamente troppo sottile e per niente coibentato.

Infatti, sicuramente, quel solaio da caldo infernale in estate e freddo polare in inverno.

Più che tinteggiare o fare un controsoffitto, io le suggerisco caldamente di spendere prima di tutto per far coibentare il solaio dall'esterno, aggiungendo con costi a suo carico, uno spessore di almeno 10 cm di pannelli di polistirene espanso, guaina bituminosa, con adeguate pendenze. Esistono anche pannelli già "pendenzati", in polistirolo.

Meglio questa soluzione, mille volte, di quella che propone lei. Anche se le costa qualcosa in più. Le cambierà la vita.

In alternativa, può:

- o arieggiare maggiormente, ogni giorno, la stanza

- o riscaldarla di più, molto di più.

- o, in alternativa, utilizzare uno split o il sistema a sali a secco, per deumidificare l'ambiente.

Rispondi
Luca ha rsposto... Privato - 6 anni fa

Intanto la ringrazio della cortese risposta.In realtà la camera non é particolarmente calda o fredda, é già installato un condizionatore che é anche deumidificatore..potrei utilizzarlo per abbassare l'umidità forse eccessiva? gli infissi sono buoni ed ermetici e forse anche questo contribuisce al formarsi della condensa.

Per il momento non posso affrontare spese cosí impegnative e pensavo, come suggeriva lei di migliorare l'aerazione della stanza, un amico mi ha suggerito di installare un semplice aspiratore della vortice a muro da azionare mezzora la mattina e la sera...

Inoltre dopo una pulizia/disinfettazione della muffa tinteggiare con pittura a base di calce che essendo basica dovrebbe impedire la formazione della muffa...che ne pensa?

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