Il mio appartamento è all'ultimo piano del condominio. Il tetto è formato da un lastrico solare non coibentato: quindi abbiamo caldo d'estate e freddo d'inverno. Per ovviare, potrei applicare al soffitto (con schiuma adesiva) pannelli di polistirene estruso di 30 o più mm? Poi dopo rasatura, due mani di pittura. Mi sembrerebbe la soluzione più economica ma chiedo a voi, esperti: ci sono inconvenienti, funzionerebbe come isolazione. Abbiamo messo un simile pannello all'interno di una piccola parete e abbiamo notato una bella differenza. Però un conto è una parete, un conto è un soffitto. Perciò la mia domanda è: adottando questo metodo, non è che vada incontro a brutte sorprese? Quali sono i rischi che io profana non intravvedo? Grazie.
Coibentare appartamento all'ultimo piano?
Il mio appartamento è all'ultimo piano del condominio. Il tetto è formato da un lastrico solare non coibentato: quindi abbiamo caldo d'estate e freddo d'inverno. Per ovviare, potrei applicare al soffitto (con schiuma adesiva) pannelli di polistirene estruso di 30 o più mm? Poi dopo rasatura, due mani di pittura. Mi sembrerebbe la soluzione più economica ma chiedo a voi, esperti: ci sono inconvenienti, funzionerebbe come isolazione. Abbiamo messo un simile pannello all'interno di una piccola parete e abbiamo notato una bella differenza. Però un conto è una parete, un conto è un soffitto. Perciò la mia domanda è: adottando questo metodo, non è che vada incontro a brutte sorprese? Quali sono i rischi che io profana non intravvedo? Grazie.
3 Risposte
Considerato che l'intervento non lo puo' realizzare all'esterno potrebbe isolare il soffitto con utilizzando un controsoffitto con telaio metallico con fissaggio meccanico ed applicare dei pannelli STIFERITE costituito dall’isolante termico , in schiuma polyiso espansa rigida (PIR) di spessore da calcolare in base alla resistenza termica , con rivestimenti gas impermeabili di alluminio
multistrato su entrambe le facce, accoppiato ad una lastra di
cartongesso da 12,5 mm di spessore oppure con pannelli costituito dall’isolante termico, in schiuma polyiso espansa rigida (PIR) di
spessore da calcolare in base alla resistenza termica che occorre, con rivestimenti Polytwin su entrambe le facce,accoppiato ad una lastra di cartongesso da 12,5 mm di spessore.
Quindi se vuole risolvere il problema la soluzione esiste.
Concordo con il sig. Renato Nobili, buona serata.
Il cappotto interno è una soluzione non preferenziale.
Il motivo è che quasi sempre facendo le verifiche con il diagramma di Glacier si verifica una condensa interstiziale. La condensa interstiziale può facilitare la formazione di muffe e altri fenomeni pericolosi per la salute umana. Io ritengo che l’approccio corretto sia il rivestimento a cappotto esterno o dove non è possibile il rifacimento del massetto con altro del tipo isolante magari con l’interposizione di materassini di polistirene da 8/10 cm. Se non è possibile agire all’esterno il mio consiglio è sempre e solo quello di applicare un materassino in polistirene all’interno ma di coprire il tutto con un controsoffitto con cartongesso “idro”.
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