Salve, vorrei isolare il soffitto della mia abitazione, casa indipendente costruita negli anni 80 di 125mq. La mia esigenza principale è ridurre la dispersione termica di calore in inverno. Vorrei operarare in uno dei modi che vi elenco:
- isolare il sottotetto non calpestabile con rotolidi lana di roccia di spessore maggiore di 10 cm;
- isolare il controssoffitto in cartongesso con pannelli sempre in lana di roccia con spessore inferiore a 10 cm.
Premetto che dovrò montare ugualmente il controssoffitto per diminuire l'altezza delle stanze da 3 m a 2,75, ma la mia perplessità è quella delle polveri della lana di roccia che si formeranno visto che dovrà essere forato per il montaggio dei faretti.
Quale delle due soluzioni secondo voi è migliore?
Certo di un vostro esperto consiglio, saluto e ringrazio anticipatamente.
Isolamento controssoffitto o sottotetto
Salve, vorrei isolare il soffitto della mia abitazione, casa indipendente costruita negli anni 80 di 125mq. La mia esigenza principale è ridurre la dispersione termica di calore in inverno. Vorrei operarare in uno dei modi che vi elenco:
- isolare il sottotetto non calpestabile con rotolidi lana di roccia di spessore maggiore di 10 cm;
- isolare il controssoffitto in cartongesso con pannelli sempre in lana di roccia con spessore inferiore a 10 cm.
Premetto che dovrò montare ugualmente il controssoffitto per diminuire l'altezza delle stanze da 3 m a 2,75, ma la mia perplessità è quella delle polveri della lana di roccia che si formeranno visto che dovrà essere forato per il montaggio dei faretti.
Quale delle due soluzioni secondo voi è migliore?
Certo di un vostro esperto consiglio, saluto e ringrazio anticipatamente.
2 Risposte
Sono tutte buone soluzioni ma io opterei per l'utilizzo di pannelli in cartongesso coibentato che è un cartongesso avente caratteristiche tecniche precise e che quindi viene utilizzato per particolari utilizzi.Il cartongesso è un materiale edilizio che risulta essere uno dei più utilizzati in edilizia leggera, data la sua velocità di applicazione e le sue doti termoacustiche.
Il cartongesso coibentato è, ovviamente, un tipo di cartongesso che è stato sottoposto a determinati trattamenti che gli permettono di soddisfare meglio determinate esigenze e pertanto trova utilizzo in determinati settori.
Il cartongesso coibentato non è altro che un semplice pannello di cartongesso unito però a lana di roccia, polistirene espanso o al poliuretano espanso, cosa che ne aumenta la lavorabilità, la facilità di posa in opera, la leggerezza e l’ economicità, oltre che, naturalmente, il grado di isolamento e quindi le prestazioni e la convenienza.
Ricordiamo che la lana di roccia è un silicato amorfo che si ottiene dalla roccia ed è un materiale molto versatile, utilizzato in particolare in edilizia per le sue qualità di isolante termico e isolante acustico e in più per la sua proprietà di essere ignifugo e altamente drenante.
Il polistirene, invece, è quel materiale, comunemente chiamato polistirolo (erroneamente), che è un polimero dello stirene, che è trasparente, duro e rigido, possiede discrete proprietà meccaniche ed è resistente molto anche all’ acqua. E' un ottimo isolante elettrico per condensatori ed è praticamente anigroscopico. E’ facilmente colorabile, sia con tinte lucide che con tinte opache, e tale colorazione si può effettuare sia tramite lo stampaggio, quindi aggiungendo un pigmento direttamente allo stampo, sia prima dello stampaggio, inglobando il pigmento nella massa del polimero prima di ridurlo in chips per lo stampaggio. Il poliuretano espanso, invece, è sempre n polimero , le cui caratteristiche sono: la capacità di isolare termicamente, la capacità di isolare acusticamente, la capacità di realizzare delle condotte per il trasporto dell’ aria e la resistenza alle basse e alte temperature.
Si può ben capire, quindi, che aggiungendo questi elementi al normale cartongesso, si può ottenere un prodotto finale davvero ottimale, in cui le normali proprietà del cartongesso sono ottimizzate, e inoltre sono aggiunte anche altre proprietà: si ha, quindi, un materiale altamente isolante, sia termicamente che acusticamente, ma allo stesso tempo leggero, in grado di far traspirare i muri, quindi capace di tenere lontano il problema della condensa o altri problemi legati proprio alla mancanza di traspirazioni delle pareti.
distinti saluti
Salve ci sarebbe una terza opzione per lei idonea a soddisfare la sua esigenza.
Invece di fare un controsoffitto a 2,75 , lo farei a 2,85-2,90 così da avere un intercapedine di 15 cm- 10 cm . In questa maniera grazie al riempimento con la tecnica di insufflaggio e mediante l'espanso ISOFOR è possibile raggiungere i più importanti standard di isolamento termico volto all'abbattimento delle dispersioni termiche invernali. In questo caso sarebbe opportuno realizzare un controsoffitto con struttura ad interasse di 40 cm invece che 60 così da conferire una maggiore resistenza e rigidità , oltre all'impiego di una lastra in cartongesso idroresistente ( cartongesso verde).
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