Sto ristrutturando una casa costruita negli anni 80 a Piacenza dove è presente un sistema di riscaldamento classico a termosifoni di ghisa. Dovendo cambiare tutti i pavimenti devo sostituirlo con un impianto a pavimento? Ho intenzione di mettere anche il fotovoltaico.
Cosa mi consigliate?
Meglio termosifoni o impianto a pavimento?
Sto ristrutturando una casa costruita negli anni 80 a Piacenza dove è presente un sistema di riscaldamento classico a termosifoni di ghisa. Dovendo cambiare tutti i pavimenti devo sostituirlo con un impianto a pavimento? Ho intenzione di mettere anche il fotovoltaico.
Cosa mi consigliate?
2 Risposte
Salve sig. Carlo Mazzocchi,
la risposta alla sua domanda non è banale. Le esprimo brevemente le principali considerazioni a monte di un progetto.
- I termosifoni in ghisa sono ancora un buon prodotto, infatti hanno una tale massa, che una volta arrivati a temperatura, la tengono bene e danno un buon confort termico. Quindi: se non obbligato, potrebbe anche non cambiarli. Se li cambia, sono una ottima alternativa i caloriferi in acciaio. Anche perché sono disponibili in tanti colori, forme e dimensioni diversi, che ben si prestano ad esigenze anche di arredamento e estetica di una casa moderna. Troverà tanti esempi su web.
- discorso diverso è da farsi per l'impianto che distribuisce acqua calda a quei termosifoni: per quanto buono possa essere, le condotte sono sicuramente quasi otturate dai depositi di calcare, fisiologici. Quindi: l'impianto lo rifarei. Meglio. Anche perché, se molto vecchio potrebbe esser prossimo alla rottura in alcuni punti e quindi se deve rifare l'intero appartamento, non sarebbe saggio tenersi una sorta di bomba ad orologeria sotto il pavimento.
- il riscaldamento a pavimento è sempre una ottima soluzione. Sempre. Però ha alcuni punti critici:
a) Potrebbe essere abbastanza costoso, a seconda di come è fatto l'appartamento e di come realizza l'impianto.
b) Implica uno spessore di solaio non inferiore ai 13 - 15 cm, se non di più, dipende. Questo ha ulteriori implicazioni non da poco: deve alzare la soglia di ingresso e le soglie delle eventuali porte finestre verso balconi o terrazze e, inoltre, alzando il pavimento, potrebbero a quel punto ritrovarsi troppo bassi i davanzali interni delle finestre. Quindi potrebbe esser costretto anche a metter in conto di alzare le quote di tutti i davanzali, ossia, in pratica o alza le finestre, o se impossibile (va verificato se vi sia spazio sopra la finestra, nella zona del cassonetto, se presente), cambiare la finestra, con una meno alta.
- dal punto di vista impiantistico, va anche visto come produce l'acqua calda necessaria. Avrà bisogno di una caldaia a gas, quindi dovrà o aver il gas di città o trovare lo spazio necessario per un piccolo impianto con almeno due o meglio, tre bombole da collegare a costituire un impianto unico.
Se ha una stufa o un caminetto, potrebbe anche produrre acqua calda con quelli e quindi andrebbe integrato nell'impianto complessivo, quell'apporto.
Insomma ... va visto.
Se poi vuole anche realizzare il fotovoltaico, è opportuno realizzare un impianto unico, in modo che questo impianto possa contribuire alla produzione dell'acqua calda.
Come avrà intuito, la gestione di questi sistemi potrebbe diventare complesso. Pertanto è assolutamente da non scegliere, il fai da te, e neppure deve affidare la realizzazione direttamente ad un'impresa. Ossia: se questo scenario è per lei interessante, la prima cosa da fare è cercare un ingegnere progettista che le possa redigere un progetto dettagliato del da farsi. Lei dovrà semplicemente fornire la planimetria dell'immobile ed indicare l'ordine di grandezza delle risorse che intende destinare complessivamente (progettazione, realizzazione, tempo) alla realizzazione di un impianto come quello.
Salve, sono un privato (quindi utente finale), ho alcune proprieta' che utilizzano diversi tipi di corpi riscaldanti (termosifoni, fancoil-ventilconvettori e a pavimento).
Personalmente consiglio quello a pavimento (se ben realizzato); vantaggi :
1) maggiore uniformita' climatica
2) funziona a BASSE TEMPERATURE (maggiori prestazioni della caldaia-meglio se a condensazione-)
3) uniformita' nella sporcizia da "sbaffo" sui muri (quindi imbiancature meno frequenti).
4) si adatta meglio ad impianto solare (BASSE TEMPERATURE !!!)
Contro :
1) inerzia termica : non consigliato quindi per abitazioni abitate occasionalmente.
2) difficolta' a realizzarlo ANCHE NEL BAGNO : occorre avere un installatore che metta d'accordo scarichi e altre tubature con l'impianto di riscalamento.
A lei la scelta !!
Angelo D.P.
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