Come funzionano i pagamenti delle aziende di ristrutturazione?

Buonasera mi sono fatta fare un preventivo da una ditta di ristrutturazione bagni e visto il prezzo di €5000 per un rifacimento di un bagno completo ho deciso di firmare. Poi sono venuti fuori Bari disguidi per esempio tempistiche di ristrutturazione che non possono essere garantite in un determinato periodo e leggendo anche su internet le recensioni dell'azienda mi ha preso male. Loro dicono che il contratto che ho firmato non ha diritto di recesso e in più vogliono il 100% del preventivo per la ristrutturazione subito prima di iniziare i lavori che verranno effettuati dopo 3-4 mesi. Vi sembra una cosa normale?

Giulia
Giulia ha fatto una domanda su
Ristrutturazione Bagni
Un anno fa

Come funzionano i pagamenti delle aziende di ristrutturazione?

Buonasera mi sono fatta fare un preventivo da una ditta di ristrutturazione bagni e visto il prezzo di €5000 per un rifacimento di un bagno completo ho deciso di firmare. Poi sono venuti fuori Bari disguidi per esempio tempistiche di ristrutturazione che non possono essere garantite in un determinato periodo e leggendo anche su internet le recensioni dell'azienda mi ha preso male. Loro dicono che il contratto che ho firmato non ha diritto di recesso e in più vogliono il 100% del preventivo per la ristrutturazione subito prima di iniziare i lavori che verranno effettuati dopo 3-4 mesi. Vi sembra una cosa normale?

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8 Risposte

De Pasquale
De Pasquale
De Pasquale ha rsposto... Dpc Costruzioni (Sedriano, Milano) Dpc Costruzioni - un anno fa

concordo con il fatto che demolizione, montaggio sanitari, idraulica, rivestimenti non può venire meno di 7.000, quindi ci sarà sicuramente qualcosa a parte. come tempistiche medie nel mio caso, e non solo, massimo si danno 2 settimane lavorative, e comunque mai il 100% prima dell'inizio dei lavori, al massimo costo materiale prima dell'inizio lavori e poi ad andamento. si informi bene.

Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra
Ing. Antonello Serra ha rsposto... Antonello Serra (Cagliari, Cagliari) Antonello Serra - un anno fa

Buongiorno,

posso dirle sinteticamente quanto segue:

- 5.000 per ristrutturare un bagno è un prezzo congruo, ma minimo, per bagni sui circa 4 - 6 mq e con finiture medio basse. Per bagni di maggiore dimensione e per materiali di maggior qualità, il costo arriva velocemente ai 7 - 9.000 euro ed a salire.

- costo medio può essere i crica 15 €/mq per mattonelle e rivestimenti, 150 € per ogni sanitario, sui circa 500 - 700 € per piatto doccia, sui circa 700 € minimo per box doccia ecc.

- il fatto che non ci sia il diritto di recesso è già poco serio solo pensare di dirlo. Il proprietario recede quando vuole, poi eventualmente l'impresa può valutare se vi siano gli estremi per accampare richiesta di risarcimento per acquisti già fatti ecc. Ma se ancora non è definito il progetto e se si parla di iniziare tra 3 mesi minimo, l'affermazione dell'impresa nasce con ben poco pregio tecnico legale. In sintesi: se ritiene, gli mandi una pec e potrà stare ben tranquilla.

- che chiedano il totale della somma in anticipo è una proposta di sottomissione. Pessima cosa sentirsela fare, e certamente assolutamente da rispedire al mittente. Eventualmente con due righe nella stessa pec. Anche se nella pec di recesso, non scriverei nient'altro che "la sottoscritta ... vi comunica che dalla data odierna rinuncia ai vostri servizi per il rifacimento del bagno della propria abitazione."

Ma questa pec, potrebbe anche non esser necessaria, se mal fatto il contratto. Ossia: se lei non ha firmato nulla, se in ogni caso nel documento firmato non erano indicati i termini di pagamento, se non erano indicati i tempi di realizzazione, lei può tranquillamente far "impantanare" l'esecuzione, semplicemente non pagando e non rispondendo a qualunque tentativo di contatto possa ricevere. Oppure manda una pec e poi comunque fa impantanare l'esecuzione.

Però per dovere della posizione del sottoscritto, va detto che la situazione in cui lei si trova oggi è perché ha compiuto un errore a monte, tipico: è partita con iol piede sbagliato, pensando di dare incarico direttamente ad una impresa, per fare un bagno. Perché, presumo, il pensiero ricorrente è: "per fare un lavoro elettrico chiamo l'elettricista, per un di rifacimento bagni, chiamo un'impresa. Un tecnico che segue tutto non è necessario, è solo un costo in più."

L'errore sta nel saltare il passaggio del tecnico, che deve invece essere la prima figura da coinvolgere. Come infatti è già facilmente intuibile adesso, il maggior costo del tecnico la tiene al riparo da maggiori costi, da tempi persi, da battaglie prima, durante e dopo. In sintesi: il costo del tecnico non è un lusso, ma un servizio necessario.

Chiaramente, serve un tecnico che faccia questo lavoro, non per esempio un tecnico a lei proposto dalla stessa impresa, o il cugino del vicino di casa.

Va anche aggiunto, che il primo lavoro che deve fare il tecnico dopo aver iniziato il progetto ecc, è quello di selezionare l'impresa e stipulare con questa contratto di appalto, in cui saranno indicati i tempi, i costi e le eventuali penali per i ritardi oltre il tempo stabilito.

Nella selezione dell'impresa, il primo passo è chiedere ed ottenere la visura camerale dell'impresa, per accertare che sia abilitata a realizzare impianti, perché altrimenti si ritroverebbe gli impianti di nuova realizzazione senza dichiarazione di conformità.

In sintesi: si rivolge prima di tutto ad un tecnico della sua zona, subito. Quest'ultimo prenderà in mano il da farsi e l'impresa che oggi chiede tanto, dovrà rivolgere le sue richieste al tecnico, che sottoporrà all'impresa il contratto, e senza un accordo sui dettagli in contratto il lavoro non inizia neanche.

Queste situazioni sono ricorrenti quando manca il tecnico e il proprietario accetta di relazionarsi in modo diretto con l'impresa. Ossia nel campo degli interventi edili, una persona senza alcuna formazione o esperienza (il proprietario) che fronteggia una figura che fa quel lavoro da tanti tanti anni.

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Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone ha rsposto... Domus.lab Interior & Design (Giustenice, Savona) Domus.lab Interior & Design - un anno fa

Buongiorno Ingegnere,

sinteticamente provo a replicare giusto per dovere nei confronti della categoria di chi opera in maniera etica ed onesta.

Probabilmente nella vostra splendida isola € 5.000,00 è un importo congruo (congruo per l'impresa, congruo per il committente o congruo per il tecnico?), ma qui in penisola, e penso un pò dovunque non solo dove opero, con quella cifra non chiami neanche il muratore....

Per quanto riguarda i prezzi medi che espone rimango leggermente basito, forse le piastrelle, o maioliche, ex-ante pandemia a quella cifra le trovava sul mercato, impossibili da posare, ma le trovava, ad oggi ho i miei seri dubbi, per i sanitari poi non ho dubbi ma certezze, solo la cassetta di scarico, niente sospesi per carità altrimenti i prezzi decollano, bisogna mettersi in mano quella cifra.

Il diritto di recesso unilaterale è normato dal codice civile, art. 1671, pertanto non è necessario menzionarlo, se nel caso di specie tra le Parti non ci sono accordi sottoscritti forse può finire tutto in una bolla di sapone, un preventivo firmato è un contratto tra le Parti, certamente debole, incompleto e impugnabile, ma pur sempre un pezzo di carta con una firma di accettazione.

Detto questo lasciar scivolare il tutto nel dimenticatoio nella speranza che si sgonfi lo trovo discretamente pericoloso, ma è una sensibilità mia da project manager.

In ultimo, ma non ultimo, concordo con Lei sull'iter, ovvero tecnico per prestazioni tecniche, impresa, non necessariamente di gusto del direttore dei Lavori (di clientelismo ne abbiamo anche fin troppo in questo bel paese), impresa che ovviamente dovrà essere in regola con tutti i documenti e le norme di sicurezza.

Ovviamente fatte salve queste premesse con i € 5.000,00 di cui sopra ci si fa proprio poco visto e considerato che una CILA impegna almeno € 2.000,00 e un mese di attesa.

Marco Rocco
Marco Rocco
Marco Rocco ha rsposto... PuntoService Srls (Laives, Bolzano) PuntoService Srls - un anno fa

Con 5000 € non si fa nemmeno la metà dell intervento . Qualsivoglia parte della bellissima Italia .

Solitamente si da il 30% di acconto e poi il 30% a grezzo finiti e saldo a fine lavori .

Non pagare e vai dalla tutela consumatori .

Scrivo da bolzano .

Saluti

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Damiano Pizzo
Damiano Pizzo
Damiano Pizzo ha rsposto... PRP Progettazioni, Ristrutturazioni, Pavimentazioni (Marlengo, Bolzano) PRP Progettazioni, Ristrutturazioni, Pavimentazioni - un anno fa

a prescindere che per ristrutturare radicalmente un bagno chiavi in mano, 5.000,00 euro servono solo a comprire il 40 % dei lavori (io parlo della provincia su cui opero (BZ), quindi già sentendo 5.000,00 per ristrutturare un bagno , qualche domanda me la farei, secondo si chiede un acconto del 30% per approvigionamento materiali ed il saldo a consegna opera, terzo le date di inizio e di consegna vanno rispettate da entrambe le parti, pena può essere la rescinzione dal contratto da una delle 2 parti, su questo non ci piove.

Maria Rosaria Petrillo
Maria Rosaria Petrillo
Maria Rosaria Petrillo ha rsposto... Fa.ro Holding Group (Salerno, Salerno) Fa.ro Holding Group - un anno fa

non è normale chiedere tutto l' anticipo e poi dovrebbero rispettare delle tempistiche non possono metterci ad esempio un anno per fare un bagno solo perchè non riescono a garantirle un lavoro e quindi secondo me sono a scarso di personale e hanno altri lavori da finire .

Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone ha rsposto... Domus.lab Interior & Design (Giustenice, Savona) Domus.lab Interior & Design - un anno fa

Buongiorno Giulia,

sarebbe interessante capire quale tipo di documento avete sottoscritto tra le parti, cerco di spiegarmi meglio.

Visti gli importi potrebbe darsi che Lei ha firmato un preventivo sulla "carta del pane" all'interno del quale è indicato in maniera aleatoria l'ambito dei lavori e l'importo, senza specificare modalità di pagamento e tempi di inizio lavori e di esecuzione.

Questo non può essere considerato un vero e proprio contratto di appalto per lavori edili in quanto deficitario di alcune variabili imprescindibili, i tempi e l'ambito ad esempio.

Il codice civile norma con un paio di articoli che in caso di recesso unilaterale del contratto colui che rescinde debba corrispondere una quota del 30% dei lavori non ancora effettuati oltre al saldo delle opere compiute.

Da quanto mi pare di capire non è il suo caso, pur non essendo un legale mi sento di dirle che il documento ha poca forza e che possa essere impugnato, Le consiglio comunque di intimare la messa in mora per l'inizio dei lavori via pec entro 15 giorni specificando le modalità di pagamento.

Detto questo direi che la vicenda ormai si è incancrenita e, per conto mio, cercherei una via bonaria per risolvere il "contratto" e affidarmi a un'altra impresa.

In ultimo, e non ultimo, non conosco le dimensioni del suo bagno e neanche le finiture da Lei scelte, ma le garantisco che € 5.000,00 per il rifacimento di un bagno sono un pò pochini, io credo che debba mettere a budget almeno il triplo delle risorse.

Spero di esserle stato di aiuto, Le auguro una pacifica conclusione dell'affaire.

Renato Calascibetta
Renato Calascibetta
Renato Calascibetta ha rsposto... Renato Calascibetta (Prato, Prato) Renato Calascibetta - un anno fa

Salve, no non è normale innanzitutto nn firmare mai prima di avere letto il contratto o da un legale o patronato, o altro.

In secondo luogo non dare mai tutta la somma ma un 20-30% iniziale a inizio lavori mai prima.

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