Come funziona se c'è una difformità catastale?

Buongiorno, ho un dubbio relativamente a un appartamento per cui è già stato stipulato il compromesso. Nella planimetria e nel progetto ufficiale è segnata una porta scorrevole a dividere corridoio e stanza. In realtà il corridoio dà direttamente sulla stanza, per cui manca la porta e la parte di muro sovrastante. Si tratta di una difformità grave? Devo esigere che il venditore regolarizzi a sua spese la situazione prima del rogito?

sara
sara ha fatto una domanda su
Costruzione Case
Un anno fa

Come funziona se c'è una difformità catastale?

Buongiorno, ho un dubbio relativamente a un appartamento per cui è già stato stipulato il compromesso. Nella planimetria e nel progetto ufficiale è segnata una porta scorrevole a dividere corridoio e stanza. In realtà il corridoio dà direttamente sulla stanza, per cui manca la porta e la parte di muro sovrastante. Si tratta di una difformità grave? Devo esigere che il venditore regolarizzi a sua spese la situazione prima del rogito?

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4 Risposte

Arch. Paolo Rattaro
Arch. Paolo Rattaro
Arch. Paolo Rattaro ha rsposto... Archisegno (Pioltello, Milano) Archisegno - un anno fa

Buongiorno ancora.

Come ho già detto per comprendere se la porta sia o meno necessaria ai fini igienico sanitari, senza una planimetria non posso esprimermi definitivamente (dalle sue parole "sembrerebbe" non esserlo).

Per quanto concerne la difformità presunta ribadisco che l'aspetto è duplice e distinto, urbanistico/edilizio e catastale, anche se poi alla fine non possono essere incongruenti.

Dalle sue parole si può intendere che l'appartamento che lei intende acquistare è esistente e quindi accatastato. Pertanto, la planimetria catastale esiste, e mi chiedo:

-indica o meno la porta?

-la planimetria catastale corrisponde in tutto e per tutto allo stato di fatto e all'ultimo atto edilizio in termini cronologici depositato presso Ufficio tecnico/sue del relativo Comune?

SE al catasto la porta c'è, bisogna intervenire con un docfa e aggiornare la planimetria per eliminarla. Per fare questo però, serve indicare nel docfa in quale pratica edilizia è stata apportata la modifica che ha fatto "sparire" la porta... se non c'è pratica edilzia, bisogna allora procedere prima all'Ufficio Tecnico/sue del Comune con una CILA in sanatoria e poi procedere con il docfa al Catasto.

Sull'essere una modifica significativa o meno.... Una porta è per definizione il passaggio tra un ambiente ed un altro... quindi:

- se una porta esiste tra 2 "spazi" i vani sono minimo 2

- se la porta non c'è non c'è separazione e quindi il vano è uno.

Comprende quindi che l'esistenza/assenza di una porta è di per se significativa, diversamente non avrebbe senso indicare le porte nelle pratiche edilizie e catastali.

Arch. Paolo Rattaro
Arch. Paolo Rattaro
Arch. Paolo Rattaro ha rsposto... Archisegno (Pioltello, Milano) Archisegno - un anno fa

Buongiorno. Non avendo visto i luoghi e le planimetrie, basandomi sulla sua descrizione, le posso confermare che lo stato dei luoghi DEVE corrispondere a quanto depositato sia presso il settore Edilizia del Comune sia presso l'Agenzia del Territorio (Catasto). Pertanto, se è indicata una porta tra un corridoio e un locale, che sia scorrevole o che sia battente, tale porta deve esistere dal vero o non deve essere indicata né presso il Comune né presso il Catasto, sempre che sia possibile non avere una porta in quel punto dell'abitazione: dico questo perchè ad esempio, secondo i regolamenti di Igiene, servono sempre 2 porte che separino i locali igienici dal locale cucina. Pertanto deve pretendere dal venditore la CORRISPONDENZA tra lo stato dei luoghi e gli atti depositati cui accennavo sopra. In conclusione e per semplificare, o il venditore aggiorna gli atti senza la porta (sempre che sia possibile non averla come detto poco sopra) o installa la porta.

Un cordiale saluto

Paolo Rattaro architetto

sara ha rsposto... Privato - un anno fa

Gentile Paolo, la ringrazio molto per la risposta. Ciò che dice vale anche se tale modifica non comporta, cito la norma relativa alle difformità lievi e che dunque non necessitano di denuncia o aggiornamento, “variazione al numero dei vani; cambi di destinazione d’uso (anche parziali); aumento della superficie calpestabile; variazione del numero di unità”? Perché in effetti l’assenza della porta non implica variazioni significative.

Inoltre teoricamente è possibile non avere una porta in quella zona, in quanto si tratta della parte finale del corridoio che sbuca nella zona notte e non su una cucina o su un soggiorno.

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