Salve.
Considerata l'assenza di un cappotto sui muri perimetrali (appartamento costruito a fine anni 60) e che finestre e porte-finestre sono a doppia anta (infisso interno in legno a vetro singolo e infisso esterno in alluminio, sempre a vetro singolo) non ho neppure pensato a una coibentazione del cassonetto delle tapparelle. L'unico intervento di riqualificazione energetica è stato la sostituzione delle vecchie tapparelle avvolgibili ormai cadenti con quelle in alluminio coibentate.
Togliendo il pannello di compensato sottile che copriva la parte superiore tra il cassonetto e il soffitto, ho notato una zona vuota ove il muro presenta uno spessore all'incirca la metà di quello in tutto il perimetro esterno (foto allegata). A questo punto ho pensato che la coibentazione, anche se limitata a un riempitivo dello spazio dal soffitto fino alla feritoia di uscita della tapparella, comincerebbe ad avere un senso.
In aggiunta a quanto detto, una delle finestre (la più grande), a differenza delle altre non è protetta da una controfinestra. Quindi oltre al famoso spazio vuoto, gli agenti atmosferici (freddo, vento e umidità) hanno e stanno danneggiando la parte superiore in legno del cassonetto che si è incurvata (a Firenze si dice "imbarcata").
Termino concludendo che la maggior parte di questi cassonetti, è destinata per altri motivi, ad essere inglobata in denti di cartongesso, vi chiedo un consiglio su come comportarmi. Coibento il cassone e lo chiudo nel cartongesso? Rimuovo la parte a vista del cassone, coibento e la ricreo col cartongesso? Ci sono problematiche con l'umidità?
Un' ultima domanda. Visto che le tapparelle a isolamento termico sono già state installate, è vero che non potrei detrarre il 65% per la coibentazione dei suddetti cassonetti?
Ringrazio per l'attenzione nell'attesa di di vostre risposte, porgo cordiali saluti.
Coibentazione cassonetti tapparelle: Quando è il caso?
Salve.
Considerata l'assenza di un cappotto sui muri perimetrali (appartamento costruito a fine anni 60) e che finestre e porte-finestre sono a doppia anta (infisso interno in legno a vetro singolo e infisso esterno in alluminio, sempre a vetro singolo) non ho neppure pensato a una coibentazione del cassonetto delle tapparelle. L'unico intervento di riqualificazione energetica è stato la sostituzione delle vecchie tapparelle avvolgibili ormai cadenti con quelle in alluminio coibentate.
Togliendo il pannello di compensato sottile che copriva la parte superiore tra il cassonetto e il soffitto, ho notato una zona vuota ove il muro presenta uno spessore all'incirca la metà di quello in tutto il perimetro esterno (foto allegata). A questo punto ho pensato che la coibentazione, anche se limitata a un riempitivo dello spazio dal soffitto fino alla feritoia di uscita della tapparella, comincerebbe ad avere un senso.
In aggiunta a quanto detto, una delle finestre (la più grande), a differenza delle altre non è protetta da una controfinestra. Quindi oltre al famoso spazio vuoto, gli agenti atmosferici (freddo, vento e umidità) hanno e stanno danneggiando la parte superiore in legno del cassonetto che si è incurvata (a Firenze si dice "imbarcata").
Termino concludendo che la maggior parte di questi cassonetti, è destinata per altri motivi, ad essere inglobata in denti di cartongesso, vi chiedo un consiglio su come comportarmi. Coibento il cassone e lo chiudo nel cartongesso? Rimuovo la parte a vista del cassone, coibento e la ricreo col cartongesso? Ci sono problematiche con l'umidità?
Un' ultima domanda. Visto che le tapparelle a isolamento termico sono già state installate, è vero che non potrei detrarre il 65% per la coibentazione dei suddetti cassonetti?
Ringrazio per l'attenzione nell'attesa di di vostre risposte, porgo cordiali saluti.
8 Risposte
visto che ci sei toglilo!
Salve. Secondo lei dovrei togliere il cassone, costruire il dente di cartongesso, separare e coibentare la parte che interessa il meccanismo, dal resto della struttura? Naturalmente anche creare un pannello che mi permetta di accedere all'interno.
Un ringraziamento a chi mi ha risposto ma temo di aver posto la domanda male. Vediamo se mi spiego meglio.
Le tapparelle coibentate sono già state installate e le sto scaricando a partire dall'ultima dichiarazione dei redditi. Quello che chiedevo era se a tapparelle montate e dichiarate con il modulo F posso scaricare anche la coibentazione delle tapparelle.
Il dente di cartongesso ci sarà a prescindere. La domanda era se lasciare il cassone originale dentro il suddetto, magari a marcire, cartongesso oppure rimuoverlo chiudendo e isolando la parte interessata dal meccanismo delle tapparelle.
Buongiorno, io le volevo solo chiarire che le tapparelle sono detraibili al 65% solo se vengono sostituite insieme ai serramenti, oppure rientrano al 50% se le sostituisce con quelle blindate in acciaio. Trovo starno che le hanno fatto fare una pratica ENEA su delle tapparelle....
Quindi alla luce di questo può comprendere che lavori di isolamento del cassonetto non possono rientrare nelle detrazioni....
Su tipologia di intervento, è meglio lasciarle accessibili perchè in caso di rottura o malfunzionamento le toccherebbe intaccare la struttura in cartongesso
Mettere il cartongesso non lo consiglio. Per quanto riguarda la detraz al 65% è meglio accedervi cambiando anche i serramenti dato che bisogna poi dimostrare che il sistema serramento/ oscuranti apporti migliorie in termini di trasmittanza all involucro abitativo
Risposta sotto. Grazie per l'interessamento
Buonasera, che io sappia gli avvolgibili anche se in alluminio coibentato, vanno in detrazione solo con la sostituzione dei serramenti....
Per isolare il cassonetto può comprare dei tappetini isolanti e li attacca al coperchio e sulla parete interna del cassonetto tipo celino.
Nelle varie cavità che vi sono, può inserire della schiuma poliuretanica, come quella che si usa per isolare i serramenti.
Cordiali saluti
D'Amico Casa Design
Risposta sotto. Grazie per l'interessamento
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