Salve avrei bisogno di un chiarimento in merito al seguente quesito.
Nella mia bitazine sono in procinto di:
1) sotituire la caldaia esistente (di tipo tradizionale ormai vetusta 20 anni) con una caldaia a condensazione della medesima potenza di quella attualemnte installata.
2) sostituire gli infissi/finestre esistenti in legno con nuovi infissi in pvc
3) sostituire le porte interne.
4) sostituzione porta blindata
Sentita l'Agenzia delle Entrate i lavori di cui ai punti 1 e 2 e 4 consetono di beneficiare della detrazione del 50% mentre i lavorti di cui al punto 3 no.
Anche le imprese interpellate hanno confermato quanto detto dall'Agenzia delle Entrate, inoltre poichè i lavori non comportano opere murarie nè la modifica delle misure delle finestre non vi è da inviare alcuna comunicazione al comune (Comune di Treviso), limitandosi al massimo all'invio di una CIL anche se a loro avviso ai fni fiscali basta un'autocertificazione, trattandosi di innovazioni e non di variazioni delle caratteristiche preesistenti. Il comune invece pretende una CILA.
Premesso che l'AdE non entra nel merito delle singole disposizioni comunali, è corretto presentare la CIL o CILA considerando che i lavori complessivamnete ammontano a € 10.000?
cil o cila - detrazione fiscale 50%
Salve avrei bisogno di un chiarimento in merito al seguente quesito.
Nella mia bitazine sono in procinto di:
1) sotituire la caldaia esistente (di tipo tradizionale ormai vetusta 20 anni) con una caldaia a condensazione della medesima potenza di quella attualemnte installata.
2) sostituire gli infissi/finestre esistenti in legno con nuovi infissi in pvc
3) sostituire le porte interne.
4) sostituzione porta blindata
Sentita l'Agenzia delle Entrate i lavori di cui ai punti 1 e 2 e 4 consetono di beneficiare della detrazione del 50% mentre i lavorti di cui al punto 3 no.
Anche le imprese interpellate hanno confermato quanto detto dall'Agenzia delle Entrate, inoltre poichè i lavori non comportano opere murarie nè la modifica delle misure delle finestre non vi è da inviare alcuna comunicazione al comune (Comune di Treviso), limitandosi al massimo all'invio di una CIL anche se a loro avviso ai fni fiscali basta un'autocertificazione, trattandosi di innovazioni e non di variazioni delle caratteristiche preesistenti. Il comune invece pretende una CILA.
Premesso che l'AdE non entra nel merito delle singole disposizioni comunali, è corretto presentare la CIL o CILA considerando che i lavori complessivamnete ammontano a € 10.000?
4 Risposte
Buongiorno, nella domanda non capisco una cosa:
in un primo momento dice che al comune di Treviso non si deve inviare alcuna comunicazione, e subito dopo dice che il comune pretende la CILA.
ai fini delle detrazioni al 50% (e non il 65%) è obbligatorio farla o no?
Buongiorno Sig. Biancolillo,
mi permetto di informarLa che gli interventi da Lei menzionati, così come descritti, rientrano nella fattispecie della ristrutturazione edilizia che, per i punti 1,2,4, beneficia della detrazione del 65% a fronte di una CILA e di una relazione tecnica ex L. 10/91 (oggi DLgs 192). Tali adempimenti sono comunque obbligatori perchè l'intervento interessa l'edificio-sistema sia nell'involucro (finestre e porta blindata) che nel generatore (caldaia). L'assenza del titolo abilitativo (CILA+relazione tecnica) è sanzionata ai sensi del DLgs 192 menzionato. Per quanto riguarda l'intervento 3, poichè riguardante opere interne può anche essere non comunicato, ma per la detraibilità del 50% è necessario che sia descritto nella procedura CILA.
Ricapitolando:
opere di cui al punto 1,2,4 - detrazione 65% perchè efficentamento energetico, adempimenti: CILA + Relazione Tecnica, a fine lavori APE
opere di cui al punto 3 - detrazione 50%, adempimento non obbligatorio ma consigliato cila
Buongiorno Sig Biancolillo,
Confermo che i lavori possono essere realizzati in regime di CIL. Il fatto che il comune chieda una CILA dipende dal Regolamento Edilizio locale -purtroppo ogni comune ne formula e aggiorna uno suo e spesso accade che ciò che in un comune si può fare, nel comune limitrofo è fattibile ma con altre condizioni.
Faccio evidente che in generale tutti i lavori rientrano nella detrazione del 50% del fatturato -detrazione che si realizza nei 10 anni successivi ai lavori.
Per le porte interne -se realizzate in tempi diversi dall'intervento totale- non esistono detrazioni.
Faccio evidente che i punti 1 e 2 rientrano negli interventi di efficientamento energetico per i quali l'incentivo consiste nella detrazione del 65%. In questo caso occorre accompagnare la pratica edilizia con un Attestato di Prestazione Energetica (APE) a firma di un tecnico abilitato.
La ringrazio per la cortese risposta in realtà le imprese contattate mi hanno consigliato il 50% in quanto in ragione dell'importo delle spese vi è meno burocrazia. In più tali interventi mi consentono anche di beneficiare del bonus mobili
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