Buonasera, sto acquistando un immobile che al piano terra ha un fondo ad uso commerciale peraltro già comunicante con il resto della abitazione. Contestualmente allo atto di compravendita intendo fare un cambio uso affinché diventi pertinenza della abitazione come sgabuzzino/ locale sgombero. Si tratterebbe di un diverso uso funzionale senza fare alcuna opera edile. Questo tipo di intervento infatti intendo farlo più in là nel tempo. Tuttavia oltre agli oneri di urbanizzazione e spese di segreteria il comune mi chiede una scia e una nuova certificazione di agibilità e abitabilità per il cambio uso. Il tutto mi sembra esagerato non dovendo fare alcun lavoro. Grazie
Cambio uso senza opere edili?
Buonasera, sto acquistando un immobile che al piano terra ha un fondo ad uso commerciale peraltro già comunicante con il resto della abitazione. Contestualmente allo atto di compravendita intendo fare un cambio uso affinché diventi pertinenza della abitazione come sgabuzzino/ locale sgombero. Si tratterebbe di un diverso uso funzionale senza fare alcuna opera edile. Questo tipo di intervento infatti intendo farlo più in là nel tempo. Tuttavia oltre agli oneri di urbanizzazione e spese di segreteria il comune mi chiede una scia e una nuova certificazione di agibilità e abitabilità per il cambio uso. Il tutto mi sembra esagerato non dovendo fare alcun lavoro. Grazie
6 Risposte
Caro Amico, per il cambio di destinazione, occorre un regolare permesso comunale, con tutti gli oneri che ciò comporta, che dipendono dai singoli comuni. Oltre nuova agibilità e successiva pratica catastale della variazione. Faccia un computo delle spese e tasse, per valutare la convenienza economica per l'esecuzione o meno.
Concordo pienamente.
Il comune ha ragione. Per cambiare la destinazione d'uso comunque deve presentare una scia al comune stesso e loro verificheranno la possibilità di cambiare la destinazione.
Buongiorno , le rispondo considerando ubicata in Toscana l'opera da eseguire .
La normativa di settore L.R. 65/2014 prevede il cambio d'uso con SCIA e conseguentemente nuova certificazione di abitabilità e relativo aggiornamento catastale . Mi sembra corretto quanto richiesto dal comune .
Se già esiste una porta di comunicazione tra le due unità, lascerei tutto come è:
- in questa maniera rimane sempre possibile riutilizzare il fondo commerciale nel tempo, altrimenti per riutilizzarlo come attività commerciale, una volta richiesto il cambio di destinazione, dovrebbe in seguito fare la pratica inversa.
- inoltre, visto il collegamento tra le unità, nulla vieta che utilizzi il fondo come deposito
Buongiorno, la normativa vigente ed in particolare il DPR380/2001 (che ha valenza nazionale) prevede per il cambio d'uso anche in assenza di opere la presentazione di una SCIA con presentazione di cerificato di agibilità. Al termine della pratica dovrà anche presentare variazione catastale. La norma è dettata dalla necessità di garantire la sicurezza degli impianti, la salubrità degli ambienti e l'adeguatezza dei vani per l'uso al quale sono destinati quindi non direi che sono superflue in generale. Nel suo caso specifico però non ho capito perchè sente la necessità di uffucializzare il cambio d'uso.
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