Buonasera, vorrei acquistare un terreno seminativo che si trova in città, dove accanto vi sono costruzioni residenziali. È possibile sapere in anticipo (prima dell’acquisto) la fattibilità del cambio di destinazione d’uso da seminativo ad edificabile residenziale per privato? Perché vorrei evitare di acquistarlo e ricevere un rifiuto da parte dell’ufficio tecnico comunale. Grazie.
Cambio destinazione d’uso terreno seminativo: come sapere se è possibile?
Buonasera, vorrei acquistare un terreno seminativo che si trova in città, dove accanto vi sono costruzioni residenziali. È possibile sapere in anticipo (prima dell’acquisto) la fattibilità del cambio di destinazione d’uso da seminativo ad edificabile residenziale per privato? Perché vorrei evitare di acquistarlo e ricevere un rifiuto da parte dell’ufficio tecnico comunale. Grazie.
2 Risposte
Buonasera Antonio. Innanzitutto, in riferimento alla tua domanda, ti dico che il Catasto è un ente gestito e controllato dall'Agenzia del Territorio, uno dei settori dell'Agenzia delle Entrate che è consequenziale al PRG (Piano Regolatore Generale) del Comune in questione. Detto ciò, il cambio di destinazione d'uso del terreno deve essere sottoposto al Comune di appartenenza e va approvato dal Consiglio Comunale con Variante al PRG. La pratica da sottoporre deve essere strutturata sia da un tecnico abilitato che da un legale con specializzazione urbanistica, ed evidenziando il fatto che nella zona circostante ci sono costruzioni esistenti, le quali, molto probabilmente, sono state realizzate abusivamente, e sicuramente, i proprietari hanno aderito al Condono Edilizio 47/85 e s.m.i. o antecedenti al 1967. Tutto questo per un solo terreno, altrimenti si potrebbe sensibilizzare il Comune ad effettuare una perimetrazione dei nuclei abusivi ed inserire una o più zone in un nuovo PRG. Quest'ultima soluzione permette di ottenere gli standard urbanistici con svariate destinazioni d'uso di molti terreni, come ad esempio strade, piazze, scuole, chiese, servizi privati e pubblici e tanto altro ancora. Si tratta di una procedura lunga (va dai 5 ai 10 anni). Considerando che ci sono dei Comuni in Italia che hanno il PRG fermo da oltre 30/40 anni, ci devono essere i presupposti di chiaro interesse politico per il risanamento urbanistico. La prima procedura da me citata può avere una possibilità di avanzamento (anche se molto dispendiosa), tuttavia, non è detto che possa dare un riscontro positivo. Cordiali saluti.
In aggiunta al mio ultimo paragrafo, posso dire che, anche in questo caso, il Comune dovrà effettuare una procedura di Variante al PRG limitatamente al tuo terreno, dopodiché l'Uff. Tecnico può ricevere un progetto per costruire un immobile.
Ti suggerisco, come prima cosa, di effettuare una richiesta di Certificato di Destinazione Urbanistica del tuo terreno, da inoltrare al Comune di appartenenza per essere certi della sua destinazione d'uso se Agricolo o altro.
Cordiali saluti, Geom. Mauro Scaramuzza.
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