Ho un appartamento al primo piano con annessa terrazza privata ad uso esclusivo, e vorrei sapere se e come è possibile, sanare un ampliamento di 4 mq realizzato appunto, sulla terrazza privata. L'ampliamento risulta come un prolungamento in verticale della sagoma dei balconi aggettanti, i quali si affacciano sulla mia terrazza e hanno un'area di 4 mq, ossia, 1 m di profondità e 4 m di lunghezza. Credo che il primo passo sia risalire ad un'eventuale volumetria residuale in condominio, e poi procedere ad una sanatoria. Vivo a Cagliari, lo stabile è del 1962, l'abuso risale al 2011, anno in cui è stato acquistato dalla mia famiglia. Grazie.
Sanare ampliamento terrazza: è possibile?
Ho un appartamento al primo piano con annessa terrazza privata ad uso esclusivo, e vorrei sapere se e come è possibile, sanare un ampliamento di 4 mq realizzato appunto, sulla terrazza privata. L'ampliamento risulta come un prolungamento in verticale della sagoma dei balconi aggettanti, i quali si affacciano sulla mia terrazza e hanno un'area di 4 mq, ossia, 1 m di profondità e 4 m di lunghezza. Credo che il primo passo sia risalire ad un'eventuale volumetria residuale in condominio, e poi procedere ad una sanatoria. Vivo a Cagliari, lo stabile è del 1962, l'abuso risale al 2011, anno in cui è stato acquistato dalla mia famiglia. Grazie.
2 Risposte
Ciao Antonella, trattisi di ampliamento di superficie utile e pertinenziale alla residenza. In questo caso bisogna controllare se all'epoca della realizzazione ed ad oggi, ci sono i presupposti urbanistici, cioè, se all'epoca e ad oggi, l'ampliamento era consentito dallo strumento urbanistico comunale. In tal caso è possibile applicare l'art. 36 del testo unico (accertamento di conformità urbanistica) fermo restando, e mi ripeto, che ci sia la doppia conformità. L'altro problema è controllare se la zona è sottoposta a vincolo paesaggistico. In questo caso non è ammessa alcuna difformità all'opera realizzata e legittimata con titolo edilizio: Permesso di Costruire, licenza edilizia o concessione edilizia. L'altra strada che potresti percorrere è il nuovo "condono edilizio", ma in questo caso bisogna vedere ancora cosa succedere in fase di discussione al parlamento. Spero di esserti stata utile.
Gentilissimo Architetto Serrapica, in primis La ringrazio per la cortese risposta. Mi creda, qui a Cagliari è davvero complicato trovare dei professionisti che conoscano i regolamenti e le leggi, e che mostrino disponibilità a valutare il caso. Fermo restando che non sono io l'autore materiale dell'abuso, perché ho la buona abitudine di chiedere il permesso piuttosto che scusa, so per certo di non rientrare in una zona vincolata da un punto di vista paesaggistico (avevo già piena cognizione che non resta che demolire in quel caso). Avendo questo assunto di base, mi sono premunita di adoperarmi per conoscere la modalità di sanatoria non appena ho avuto la disponibilità del bene familiare. Nel nostro condominio in tanti hanno verandato i balconi e commesso abusi più o meno gravi, tant'è che non abbiamo mai potuto usufruire di alcun bonus o aiuto per ristrutturare. La doppia conformità è uno di quei presupposti difficili, soprattutto perché i cubi residui mi sono stati definiti da tanti come una "chimera". L'assurdo è che il piano casa in Sardegna nel 2011 è stato tra i più generosi, permetteva ampliamenti sino al 20% in appartamenti e case indipendenti. Peccato, a fare senza i titoli ci si rimette sempre. Tenterò di capire se rientro nella possibilità dell'art 36, in attesa del salva casa e dei relativi emendamenti. Grazie ancora!
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