Salve, Sono in fase di acquisto di un immobile da privato. C'è una situazione su una modifica all'immobile da parte dei proprietari attuali per la quale vorrei capire cosa fosse necessario fare per sanare la posizione prima della vendita. Si tratta di una rimozione di una porta (e la parte di muratura a lato(30cm circa per lato) e sopra la porta(70cm circa)) che divideva il doppio disimpegno che era presente all'ingresso, creando cosi un vano unico con il vano scale che portano al piano 2 dell'abitazione. Vorrei capire se fosse necessaria una modifica catastale o se bastasse una attestazione di conformità dell'immobile (come da circolare 02/2010 dell'AdT) Ovviamente poi servirebbe capire i costi dei possibili scenari. Grazie
Aggiornamento catastale o attestazione conformità immobile?
Salve, Sono in fase di acquisto di un immobile da privato. C'è una situazione su una modifica all'immobile da parte dei proprietari attuali per la quale vorrei capire cosa fosse necessario fare per sanare la posizione prima della vendita. Si tratta di una rimozione di una porta (e la parte di muratura a lato(30cm circa per lato) e sopra la porta(70cm circa)) che divideva il doppio disimpegno che era presente all'ingresso, creando cosi un vano unico con il vano scale che portano al piano 2 dell'abitazione. Vorrei capire se fosse necessaria una modifica catastale o se bastasse una attestazione di conformità dell'immobile (come da circolare 02/2010 dell'AdT) Ovviamente poi servirebbe capire i costi dei possibili scenari. Grazie
4 Risposte
per una modifica del genere non serve niente, perché non sono modifiche rilevanti e ne strutturali, le leggi ci sono e vanno lette ed interpretate in maniera pragmatica, perché già siamo pieni di burocrazia e non bisogna rincarare la dose. Per l'eliminazione di una porta che divideva il corridoio in due, sembra che ci voglia chi sa che cosa, anzi io credo che se segnalato al notaio che dovrà fare l'atto, non avrà alcun problema a stipulare, almeno che non è lei ad essere particolarmente meticoloso e quindi chieda la correzione della scheda catastale.
Buona sera Sig. Luca.
La circolare che cita lei indica, tra i vari argomenti, quando è necessario presentare una variazione catastale e quando invece si è dispensati.
In linea generale e nel caso specifico, dovremmo analizzare tante situazioni al contorno.
Nella sua situazione, avendo tolto la porta di un corridoio, potrebbe aver annesso tale corridoio alla stanza adiacente a tale porta. Questo potrebbe comportare la modifica della rendita catastale (il corridoio vale 1/3 di vano e naturalmente se fosse annesso ad un eventuale soggiorno, il terzo di vano potrebbe non essere conteggiato) e proprio questo è uno dei motivi che cita tale circolare che inserisco in calce: L'obbligo della dichiarazione di variazione in catasto sussiste nei casi in cui la variazione incide sullo stato, la consistenza, l'attribuzione della categoria e della classe, a seguito di interventi edilizi di ristrutturazione, ampliamento, frazionamento, oppure per effetto di annessioni, cessioni o acquisizioni di dipendenze esclusive o comuni, cambio di destinazione d'uso, etc .. In sintesi, costituisce rilievo - e, quindi, "fonte" di variazione
catastale - ogni incoerenza che rappresenta fattispecie per la quale è obbligatoria la presentazione di un atto di aggiornamento catastale.
Una considerazione molto importante è che sta acquistando un'immobile, e a scanso di eventuali equivoci è giusto aggiornare il progetto e successivamente aggiornare la planimetria catastale. Altrimenti una soluzione più economica potrebbe essere quella di ripristinare lo stato dei luoghi inserendo la porta così come è rappresentata nel progetto e nella planimetria catastale.
Cordialità.
Simone.
Le premetto che che per tutte le modifiche "strutturali" che avvengo ad un'immobile occorre come presupposto un titolo edilizio, anche detto pratica edilizia e cioè un titolo comunale, completo di un elaborato grafico, ove si evince l'unità immobiliare e le modifiche da apportare; solo successivamente è possibile modificare la planimetria catastale ed allinearla con lo stato dei luoghi.
Nel suo caso, da quanto potuto capire, oltre alla modifica della planimetria catastale occorre anche presentare una CILA per la diversa distribuzione degli spazi interni.
OCCORRE TENERE FERMO QUESTO CONCETTO: Per attestare che l'immobile non è abusivo da un punto di vista edilizio urbanistico si deve visionare l'ultimo titolo edilizio presente in Comune, quello è l'unico documento che fa fede e che attesta la regolarità dell'immobile.
Il catasto ha il solo scopo amministrativo di censire gli immobili e far pagare le imposte e la planimetria catastale depositata ha un peso minore rispetto al grafico del titolo edilizio.
Come per tutti i miei clienti le consiglio di farsi seguire da un tecnico di parte al fine di non avere incertezze su un passo così importante come una compravendita immobiliare.
Cordialità.
Simone.
Buonasera Simone,
Innanzitutto la ringrazio della dettagliata risposta e del tempo dedicatomi.
Ovviamente un aggiornamento comunale e poi catastale della situazione sarebbe la soluzione che da acquirente mi farebbe stare più tranquillo.
Il dubbio che mi ponevo proprio per la situazione peculiare era se la Circolare 02/2010 dell'AdT poteva essere applicata al caso nostro.
Per essere piu preciso la porta era posta in un corridoio largo circa 1.10 metri e alto 2.70 metri. La porta era 80 x230 cm, la rimozione degli stipiti è stata perciò esigua sia sui lati(15 cm per lato)che sulla parte superiore(40 cm circa).
La ringrazio qualora avesse ulteriore disponibilità nel rispondermi.
Saluti,
Luca
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